Nello scorso articolo ci siamo concentrati su due punti fondamentali:
- la pagina aziendale è il luogo dove attrarre clienti in target.
- Per farlo dobbiamo produrre contenuti di qualità che
- risolvano i “pain points” dei nostri clienti
- dando loro valore, piuttosto che interrompere con messaggi meramente commerciali la loro navigazione.
Più semplice a scriversi che a farsi, questo è certo.
Uno dei problemi più grandi con i quali si scontrano le aziende in questo senso è quello di trovare il tempo e le risorse umane per:
- Individuare gli argomenti adatti che davvero rappresentino una forma di arricchimento per il loro interlocutore
- Trovare le persone che abbiano le capacità editoriali e grafiche (e soprattutto tecniche/operative nel mondo B2B) per riuscire a trasmettere vero valore nei documenti prodotti.
Di rado le aziende superano questi due scogli, preferendo infine la più semplice comunicazione di prodotto o di clima aziendale.
Come organizzare la produzione di contenutidi valore
La Riflessione
La produzione di contenuti di valore obbliga a fare una riflessione in merito a cosa sia di valore per il cliente, piuttosto che per noi soli. Può sembrare banale, ma le aziende spesso preferiscono l’autocelebrazione (soprattutto famigliare) piuttosto che fornire contenuti davvero interessanti per il cliente.
Il Budget
Individuato il tema è necessario comprendere che questa attività deve essere finanziata all’interno del budget marketing o commerciale. Non stiamo pubblicando post fini a sé stessi. Stiamo pubblicando contenuti di valore per un’azione di Social Selling, cioè per un’attività commerciale che si basa tanto sulla credibilità che sulla reputazione dell’azienda. Un’attività importante che merita un budget dedicato e risorse umane dedicate.
Chi scrive cosa?
Non lasciate tutto sulle spalle del marketing, soprattutto se quest’ultima/o è (come spesso accade) la/o stagista ovvero personale che si occupa “anche” di marketing. Non è questo genere di professionalità che vi serve per produrre contenuti che persuadano i vostri migliori prospect a diventare clienti leali del vostro brand.
Piuttosto, è molto meglio coinvolgere coloro che conoscono davvero il prodotto o il servizio: parlo di product manager, project manager, capi divisione aziendale, piuttosto che responsabili ricerca e sviluppo. Solitamente sono loro le persone più titolate a far parte della “Redazione” della Vostra azienda.
Pensate, chi meglio di loro conosce le richieste dei clienti? Soprattutto, chi meglio di loro conosce quanto le richieste abbiano inciso in termini di innovazione di processo o di produzione?
Tutto questo va individuato, riassunto e raccontato nel modo più opportuno: possibilmente con documentazione che abbia un minimo di spessore (anche in termini di lunghezza, dati, descrizioni, ecc..).
I Formati
Ogni contenuto al suo formato. Facciamo qualche esempio pratico:
- Presentazione aziendale: pptx o pdf
- White paper: pptx o pdf
- Case history: pdf o video
- How To | Assistenza: video o pdf
Avete notato? L’immagine da sola, il jpg, nei contenuti di valore non è la protagonista, forse perché non è sufficiente a spiegare la complessità di un processo o di un prodotto, raccontato con questo taglio. Ciò nonostante può essere comunque strategica, laddove dia la motivazione, ad esempio, per leggere un articolo o cliccare su un link che riporti fuori dal contesto LinkedIn.
La Strategia del Tacchino
Una volta che avete individuato un tema complesso, una delle tecniche più utili in termini narrativi, è quella di somministrarlo on-line a piccole “fettine” (da cui – in gergo marketing – le fette di tacchino). Questo significa in primo luogo la possibilità di programmare tanto la redazione che la pubblicazione dei contenuti. Il post, anche in questo caso non deve essere fine a sé stesso ma deve essere inserito all’interno di una linea editoriale che abbia delle finalità chiare.