Le quattro aree dei social media

Come spiegano Tuten e Solomon nel loro libro “Social media marketing: post-consumo, innovazione collaborativa e valore condiviso”, il termine media possiede molteplici significati, tuttavia, in linea di massima viene utilizzato nel linguaggio comune per definire in maniera generica tutti i mezzi di comunicazione, soprattutto quelli di massa.

24 novembre 2023

Come spiegano Tuten e Solomon nel loro libro “Social media marketing: post-consumo, innovazione collaborativa e valore condiviso”, il termine media possiede molteplici significati, tuttavia, in linea di massima viene utilizzato nel linguaggio comune per definire in maniera generica tutti i mezzi di comunicazione, soprattutto quelli di massa.

È possibile fare una distinzione iniziale, quantomeno per distinguere tre tipologie di media:

  • Mass media: con questo termine ci si riferisce ai mezzi di comunicazione di massa, ovvero quelli in grado di raggiungere un elevato numero di individui. Esempi classici di questa tipologia sono le trasmissioni pubbliche, carta stampata e canali digitali.
  • Personal media: in questo caso ci si riferisce a canali in grado di gestire comunicazioni bidirezionali su piccola scala, come ad esempio posta elettronica, posta tradizionale, telefono e conversazioni dal vivo faccia a faccia.
  • Social media: questi mezzi di comunicazione sono in grado di superare i confini dei mass media e dei personal media. Essi, infatti, consentono di comunicare con uno o più interlocutori offrendo la possibilità di raggiungerne anche centinaia di migliaia.

La complessità dei social media si deve in parte all’altissima quantità di canali e veicoli, a cui se ne aggiungono continuamente di nuovi. 

Queste opzioni possono essere facilmente messe a confronto raggruppando tra loro i canali simili.

Per fare ciò è possibile suddividere lo spazio dei social media in quattro aree:

  • Social Community
  • Social Publishing
  • Social Entertainment
  • Social Commerce

Social Community

Questo termine descrive canali di social media focalizzati sulle relazioni e le attività comuni a cui le persone partecipano insieme ad altre che condividono lo stesso interesse o fattore identitario.
Presentano caratteristiche quali comunicazione bidirezionale o multidirezionale, conversazione, collaborazione e condivisione di esperienze e risorse.
Va sottolineato che tutti i canali dei social media sono fondati sulle reti di relazioni, ma per le social community la costruzione e il mantenimento delle relazioni rappresentano il motivo principale per cui le persone si impegnano.

Molti dei canali che si è ormai soliti utilizzare rientrano in questa prima area. L’esempio lampante sono i siti di social network, in gergo tecnico SNS (Social Network Sites), i quali sono host on-line che consentono ai loro membri di costruire e gestire profili, identificare altri membri con cui connettersi e partecipare usando vari servizi offerti dal sito stesso.

Altri esempi in tal senso che vale la pena citare sono i forum, la versione più datata dei social media nei quali era ed è tutt’ora possibile avviare dei flussi di comunicazione che coinvolgono spesso migliaia di persone.
I wiki, poi, sono spazi collaborativi on-line che consentono ai membri della comunità di contribuire alla creazione di una risorsa utile e condivisa.

Social publishing

I siti di social publishing favoriscono la diffusione di contenuti ad un pubblico.

Tra i canali di social publishing troviamo:

Blog

Sono siti web che ospitano contenuti aggiornati regolarmente come testi, immagini e video. La loro versatilità di contenuto permette di trattare un’ampia varietà di temi. I blog sono social perché supportano la condivisione, consentono ai lettori di inviare commenti che possono dare origine a flussi di discussione su particolari temi. 

Siti di microsharing o microblogging

Si tratta di siti simili ai blog, la differenza principale è che questi impongono agli utenti un limite alla lunghezza dei contenuti che si possono pubblicare. Un microshare può essere costituito da una frase, un video, un collegamento a contenuti che si trovano su un altro sito. Twitter è senz’altro il sito di microblogging più noto al mondo.

I siti di media sharing, come i blog, ospitano contenuti testuali, ma generalmente presentano anche video, audio, fotografie, articoli, anziché limitarsi semplicemente al testo.

All’interno di ciascun veicolo esistono opzioni per seguire i contenuti postati da persone specifiche, ciò significa che i siti di media sharing sono organizzati come network.

Social entertainment

L’area del social entertainment comprende canali e veicoli che offrono opportunità di giocare e divertirsi: giochi social e siti di gioco, app, console che supportano funzioni social, mondi virtuali e comunità di intrattenimento.

Giochi social

Rappresentano il canale più avanzato nell’area del social entertainment. Sono ospitati online e offrono opportunità di interagire con i membri di una rete di giocatori, oltre alla possibilità di inviare aggiornamenti sulle attività e sui risultati ottenuti nei giochi. 

Mondi virtuali

Sono comunità tridimensionali in cui le persone partecipano come avatar, rappresentazioni digitali di sé che possono assumere praticamente qualsiasi forma si desideri. L’esempio più celebre è dato da Second Life.

Comunità di social entertainment

Con questo termine ci si riferisce a canali come My Space, in passato leader dei social network, il cui valore oggi sta nella rete di musicisti e gruppi musicali e nella musica che essi offrono sul sito.

Social commerce

La quarta area è il social commerce, che si riferisce all’uso dei social media per favorire la vendita e l’acquisto online di prodotti e servizi. Il social commerce abilita comportamenti di social shopping, quando stimola acquirenti online a interagire e collaborare durante l’esperienza di acquisto.

Tra i canali di social commerce sono disponibili:

Recensioni e valutazioni

Si possono trovare ormai su tutti i siti che prevedano una sezione dedica all’e-commerce.

Aggregatori di occasioni

Aggregano le occasioni commerciali in feed personalizzati.

Mercati di social shopping

Sono una sorta di centri commerciali online dove si trovano prodotti raccomandati dagli utenti, recensioni e la possibilità di comunicare con amici mentre si fanno acquisti.

Vetrine social

Negozi di rivendita online che talvolta operano all’interno di siti come Facebook e Instagram.

Le sei tendenze più importanti sui social media per il 2024

1. I post di solo testo sono i migliori successi dell'anno (e X rimane in cima)

Mentre il riassetto di X sembra essersi stabilizzato negli ultimi mesi, l’incertezza sulla piattaforma ha dato a molte altre app basate su testo l’opportunità di divorare una quota di mercato nel 2023. Mastodon, ad esempio, ha 1,7 milioni di utenti attivi mensili. Bluesky Social, finanziato da Jack Dorsey, è solo su invito (esclusivo!) ma vanta oltre 1 milione di utenti attivi. L'app Meta's Threads è esploso nel luglio 2023, raggiungendo più di 44 milioni di utenti attivi giornalieri in tempi record.

2. Le piattaforme social diventeranno i nuovi motori di ricerca più interessanti

Se desideri approfondimenti reali da persone reali, i risultati di ricerca di Google non sempre risolvono il problema. Nel 2024 i canali dei social media rappresentano la più grande minaccia per i motori di ricerca tradizionali. TikTok sta ora integrando i risultati di ricerca di Google nei suoi risultati in-app e la piattaforma ha aggiunto robusti strumenti di ricerca come Keyword Insights al suo Centro Creativo. Inoltre, recenti sondaggi suggeriscono che le piattaforme di social media sono il secondo modo più popolare tra la Gen Z per ricercare le proprie decisioni di acquisto. Sembra che Google abbia ragione a preoccuparsi che TikTok, Facebook e Instagram invadano il suo territorio. La ricerca all’interno dei social è ancora nuova, ma poiché le piattaforme continuano a migliorare ed espandere le loro funzioni di ricerca, possiamo vedere questa particolare tendenza dei social media continuare anche in futuro.

3. I video più lunghi torneranno alla grande

I video più lunghi stanno per tornare, si tratta dei video di una durata da due a cinque minuti  invece di meno di un minuto. Le grandi piattaforme continuano ad aumentare la durata massima dei video. Gli Instagram Reels ora possono durare fino a 15 minuti e, secondo quanto riferito, TikTok sta testando anche quella durata. Inoltre, X (Twitter) ha lanciato il suo abbonamento premium, che consente agli utenti paganti di caricare video della durata massima di due ore. Sta cambiando anche il comportamento degli utenti che ora si rivolgono spesso ai social network per rispondere alle domande che normalmente pongono a Google o ad altri motori di ricerca web. I creatori di contenuti sui social devono essere in grado di rispondere alle domande in modo approfondito nei loro video, il che richiede più tempo.

4. Il coinvolgimento si sposterà dai feed ai DM (messaggi diretti)

Al giorno d'oggi, i feed dei social media sono pieni di notizie, meme, contenuti dei creatori, pubblicità, marketing organico dei marchi e discussioni. Nei messaggi diretti si verifica un coinvolgimento ancora maggiore. Il capo di Instagram Adam Mosseri ha dichiarato in un recente episodio del podcast 20VC: "La maggior parte della crescita di Instagram è avvenuta nelle storie e nei DM Forse è questo il motivo per cui il team di Instagram ha recentemente sviluppato molte nuove funzionalità incentrate sui DM, tra cui:

5. Le condivisioni conteranno più dei Mi piace, dei commenti o dei follower

Commenti, Mi piace e follower possono essere tutti falsificati. Visualizzazioni e impressioni vengono facilmente gonfiate. Ma c’è un segnale di coinvolgimento che è molto più difficile da ingannare: le azioni.

A differenza di commenti, Mi piace, follower o visualizzazioni, le condivisioni rappresentano un valore reale. Quando qualcuno condivide i tuoi contenuti in storie, messaggi diretti o fuori piattaforma, sai che è disposto a garantire per te al proprio pubblico. Commenti e Mi piace sono ancora preziosi segnali di coinvolgimento. Ma se progetti i tuoi contenuti affinché siano condivisi, i Mi piace e i commenti seguiranno comunque. Il contrario non è sempre vero. Piattaforme come Instagram, TikTok e X hanno reso pubblico il conteggio delle condivisioni o stanno testando proprio questo. 

6. Telegram potrebbe diventare la prossima super app

Sebbene Telegram esista dal 2013, non è diventato il social network a tutti gli effetti che è oggi se non molto tempo fa. Ciò è dovuto in parte al presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, che ha costantemente utilizzato l’app per comunicare durante la guerra con la Russia. Quella che una volta era un'app per inviare messaggi sicuri agli amici ora ha molte funzionalità social allettanti. E la piattaforma continua ad aggiungerne altre, motivo per cui riteniamo che sia in una posizione forte per diventare una delle prossime super app.

 

 

 

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