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FAQ

Gli attori censiti hanno caratteristiche molto diverse: sul totale di marketplace censiti (58 iniziative a Febbraio 2019), il 46% opera a livello globale (si pensi ad esempio ad Amazon, eBay, oppure EC21, uno dei più grandi marketplace B2b), mentre la restante parte è focalizzata su un Paese di riferimento o area geografica particolare (ad esempio, Allegro in Polonia, Jumia in Africa o Mercado Libre in Sudamerica). Tali marketplace sono altrettanto equamente divisi tra coloro che operano in un settore specifico (marketplace verticali, come Joor per il fashion) e coloro che operano trasversalmente in più settori (ad esempio Tmall nel B2c o ThomasNet nel B2b).

L’export manager contemporaneo infatti non ha solo il compito di accostare la direzione generale nello studio dei mercati e nella valutazione delle opportunità, ma vede estesa la sua professionalità a un costante confronto con l’area marketing dell’azienda perché la presenza online di quest’ultima sia al meglio pensata e sviluppata per massimizzare le opportunità che possono essere colte online.

L’affermarsi del digitale riduce anche la distinzione tra Business to Consumer e Business to Business, perché chi deve comprare prodotti o servizi professionali si aspetta ormai un’esperienza da consumatore, cioè immediatezza, facilità d’uso, velocità, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, usando il proprio smartphone.

Quasi l'80% dei consumatori preferisce più informazioni su un potenziale acquisto attraverso gli articoli rispetto ai metodi tradizionali di pubblicità.

La frequenza di rimbalzo Indica in percentuale quanti visitatori entrano ed escono da un sito dopo pochi secondi, senza aver approfondito la navigazione.

Un bounce rate elevato è un sintomo che qualcosa non sta funzionando a dovere, e che si devono prevedere modifiche o farsi seguire da un consulente.

Con omnicanalità si intende l’integrazione fra tutti i canali commerciali digitali e tradizionali di un’azienda, progettati allo scopo di intercettare il maggior numero di clienti sia offline che online.

  1. Limitata familiarità con le tecnologie in generale
  2. Poco tempo a disposizione da dedicare rispetto al proprio core business
  3. Risorse limitate e timore di dover sostenere elevati livelli di spesa.

La scheda di Google My Business aiuta le attività commerciali tradizionali a ottenere maggiore visibilità su Google. Gestirla è semplice, bastano pochi minuti al giorno per tenerla aggiornata e comunicare ai clienti tutte le novità.

Insight è la funzione di Facebook che fornisce i dati sul numero di persone raggiunte dai post, sulle condivisioni e sul loro gradimento. È disponibile per le pagine aziendali con più di 30 follower.

Il Direct Marketing è l’insieme delle attività di marketing con cui aziende, organizzazioni, enti ecc. comunicano direttamente con i clienti effettivi o potenziali per mezzo di strumenti come l’e-mail, la newsletter, la DEM, gli sms, le app, i numeri verdi, il telemarketing, il couponing ma anche la posta cartacea (direct mail), i cataloghi prodotti inviati a casa dei clienti e perfino il porta a porta.

Il content marketing costa il 62% in meno rispetto al marketing tradizionale e genera 3 volte più lead su ogni dollaro speso

Le pagine social delle aziende hanno lo scopo di raccontare il brand, le persone che ci lavorano, le loro storie, la mission dell’azienda, i successi e i prodotti, senza fare pubblicità diretta.

Più persone cercano quelle parole chiave, più alto sarà il sito web nei risultati di ricerca. Inoltre maggiore è il numero di contenuti offerti, più alta è la probabilità che i potenziali clienti rimangano sul sito che li propone, incrementando il loro “tempo di permanenza” che è un altro di quegli elementi con impatti positivi sulla SEO.

Anche se la pubblicità su LinkedIn non è a buon mercato, la spesa è giustificata dal tasso medio di conversioni che arriva fino al 6%. Inoltre, su LinkedIn si possono misurare nel dettaglio le conversioni delle campagne pubblicitarie e fare retargeting, ossia mostrare messaggi specifici alle persone che hanno visitato una pagina del sito web, per riagganciarle in un secondo momento.

LinkedIn permette anche di contattare persone specifiche all’interno delle imprese.

Rispetto alla pubblicità tradizionale (cioè l’affissione, gli annunci sui giornali, i messaggi radiofonici e televisivi) rivolta a un pubblico molto vasto ma indefinito, il Direct Marketing è molto meno dispendioso e ha il grande vantaggio di essere sempre tracciabile in tutti i suoi vari passaggi: in questo modo si può sempre valutare l’efficacia dell’investimento e confrontare i risultati dei vari strumenti utilizzati.

Su LinkedIn la comunicazione è di tipo professionale e la maggior parte delle discussioni verte sulla condivisione di notizie utili al lavoro, su informazioni volte a migliorare le proprie competenze, su approfondimenti settoriali, commerciali, fiscali, normativi ecc. Pertanto, anche il tono dei commenti e delle risposte resta educato, professionale, argomentativo, autorevole, per dare il più possibile credibilità al brand.

  • la Newsletter ha solitamente lo scopo di fidelizzare clienti già esistenti
  • la DEM si invia per promuovere o vendere un prodotto o un servizio o per acquisire nuovi clienti.

Il 74% delle aziende ha attribuito i loro maggiori lead, sia in termini di qualità che di quantità, al content marketing. 

WeChat è l’app più utilizzata dai cinesi nel mondo, con circa 100 milioni di utenti attivi fuori dalla Cina.

L’età media dell’utente è intorno ai 40 anni, con una presenza importante di persone con un’età maggiore di 46 anni.

Instagram è il social che è cresciuto di più fino a conquistare 800 milioni di utenti mensili nel mondo ed è quello con il pubblico più giovane (età media 25 anni). 

Gli over 40 costituiscono circa il 45% della base di utenti Line.

VK ha un pubblico di utenti adulto, per la maggioranza oltre i 25 anni, prevalentemente russo.

Secondo la ricerca State of Marketing Strategy Report 2018 (realizzata da CoSchedule in 85 Paesi intervistando 1.600 professionisti):

  • il 48% pubblica post nel Blog
  • il 24% realizza campagne social
  • il 14% campagne di e-mail marketing
  • Il 14% realizza e-book, corsi, webinar

Deve essere coerente, pertinente e di valore.

In Cina circa il 70% degli utenti utilizza 2 o più motori per effettuare le proprie ricerche, quindi diventa piuttosto complesso lo scenario da affrontare per chi vuole sfondare sul mercato cinese.

Il motore di ricerca più popolare in Cina è Baidu e poiché la Cina è un mercato immenso, di oltre 1 miliardo di persone, Baidu è ormai il terzo motore di ricerca più usato al mondo.

Yandex in Russia ha superato Google, anche perché ha lavorato molto sull’indicizzazione in lingua russa. 

Il secondo motore di ricerca più usato negli Stati Uniti è Bing, di proprietà di Microsoft.

Il motore di Yahoo, uno dei portali storici di Internet, viene usato ancora oggi da circa 700 milioni di utenti.

 

Google Analytics misura quanti visitatori entrano nelle pagine di un sito e può fornire informazioni su chi sono, da dove vengono, quante pagine visitano e per quanto tempo, con quali parole chiave sono entrati, a quali prodotti o servizi sono interessati.

Alcune di queste informazioni, in particolare quelle relative ai dati demografici e agli interessi degli utenti, si possono ottenere solo se vengono attivate le campagne su Google Adwords.

Nel 2018, oltre il 90% delle aziende ha utilizzato il content marketing.

In Italia, 43 milioni di persone sono connesse a Internet (il 73% della popolazione) e di queste 34 milioni sono attive sui social media.

Il 61% dei consumatori degli Stati Uniti acquista un prodotto o offre un servizio dopo aver letto le raccomandazioni su un blog.

L’87% degli italiani che usa Internet cerca regolarmente informazioni online prima di effettuare un acquisto in un negozio fisico. Questo significa che anche chi non ha uno shop virtuale deve essere presente su Internet con i suoi prodotti e servizi.

In Cina, i Social sono canali di vendita importantissimi e già buona parte dei nuovi format di Social Advertising anche in Italia sono orientati a sviluppare quote di Customer Journey crescenti, prendendo esempio da quanto avviene in Asia.

Il 20% del tempo di chi naviga su Internet è dedicato alla lettura online.