Il mercato ha registrato una crescita particolarmente accelerata negli ultimi anni e si prevede che la pandemia da Covid-19 contribuirà a un'ulteriore espansione di questo settore nel Paese. Si stima, infatti, che il valore sarà più che quadruplicato tra il 2020 e il 2025, con una costante crescita media di circa 1,5 trilioni di rubli russi all’anno.
I principali fattori alla base dello sviluppo dell'e-commerce nella regione sono stati gli elevati tassi di penetrazione di Internet insieme alla forte presenza dei clienti sui social media, che ha gradualmente portato a un'elevata propensione allo shopping online da parte dei consumatori russi. Si prevede che il tasso di penetrazione dell'e-commerce in tutta la Russia toccherà il 60% entro il 2023.
Fig. 1: Valore di mercato dell'e-commerce in Russia dal 2011 al 2020 con previsioni fino al 2025 (in trilioni di rubli russi) - Fonte: Data Insight (RU) - ecommerce DB - Statista
Secondo un sondaggio condotto in Russia da Data Insight (RU) nel 2020 quasi un terzo dei rivenditori online intervistati ha riferito di vendere per lo più articoli per la casa e per il giardinaggio, destinati al mercato domestico. Gli articoli per l'hobbistica sono risultati la seconda categoria più frequentemente acquistata sui negozi online del paese. Al terzo posto, a pari merito, si sono attestati i prodotti per bambini, i regali e dispositivi elettronici. Tra gli altri prodotti venduti online compaiono i mobili, insieme a cosmetici, profumi, piccoli e grandi elettrodomestici, vestiti, scarpe, accessori e cibo.
Il commercio elettronico domestico e transfrontaliero in Russia
Nell’arco di un decennio il mercato dell'e-commerce russo ha decuplicato la sua crescita, il cui picco è stato registrato dal 2019 al 2020, quando il mercato ha quasi raddoppiato le sue dimensioni. A partire dal 2020 il valore del mercato è risultato pari a oltre 3,2 miliardi di rubli russi, con una previsione di crescita fino a circa 3,8 miliardi per l'anno successivo.
La maggior parte del valore di mercato è rappresentata dal commercio online domestico, mentre dal 2018 l’e-commerce transfrontaliero si è attestato in media oltre i 500 miliardi di rubli russi, con un drastico calo nel 2020 per effetto della pandemia.
Fig.2: Valore di mercato annuo del commercio elettronico nazionale e transfrontaliero in Russia dal 2010 al 2021 (in miliardi di rubli russi) - Fonte: AKIT; Sberbank of Russia
Relativamente al commercio elettronico nazionale, secondo un sondaggio condotto da Data Insight (RU) e RBK money nel 2020, il 95% degli intervistati in Russia ha indicato il proprio negozio online come principale canale di vendita. Inoltre, quasi il 35% dei venditori ha scelto Marketplace come Wildberries o Ozon, per promuovere i propri prodotti. Una quota leggermente inferiore degli imprenditori online, pari al 29%, ha venduto i propri prodotti tramite social network, come Instagram o VKontakte. Infine, il 9% ha dichiarato di vendere tramite forum.
Per quanto riguarda, invece, le vendite transfrontaliere per l’anno 2020, circa il 60% dei rivenditori online russi ha dichiarato che esse sono state generate tramite siti web personali o app mobili. Circa il 40% degli intervistati ha riferito di aver ricevuto ordini dall'estero tramite Instagram; seguono Etsy con l’11%, Vkontakte con il 7% e infine Amazon con il 6%. Nonostante sia il più grande rivenditore online russo, Wildberriers ha registrato solo il 3% di vendite all’estero.
Le esportazioni online nel 2020: categorie di prodotti e paesi di destinazione
A causa della crisi sanitaria legata al Covid-19, gli esportatori online russi hanno riscontrato diversi problemi. Tra questi, il principale è stato la cancellazione delle spedizioni di merci verso un certo numero di paesi, seguito dai rimborsi dovuti per gli ordini consegnati in ritardo, dalle difficoltà di consegna e dal calo della domanda nelle abituali categorie di vendita, nonché dall’interruzione delle supply chain.
Nonostante le problematiche riscontrate, il numero di ordini online di origine estera in Russia ha seguito un trend in costante crescita tra il 2016 e il 2020, triplicando il volume solo nell’ultimo anno con oltre 27 milioni di ordini. Per quanto riguarda le categorie di prodotti, nel 2020 l’abbigliamento e le calzature sono stati i prodotti più esportati, con il 40% di ordini online. I beni da collezione si sono classificati al secondo posto, con una quota di esportazione del 10%, mentre al terzo posto si sono attestati sia i dispositivi elettronici che i prodotti per il design di interni. Seguono poi nell’ordine le categorie dello sport, del tempo libero, degli accessori per automobili, i cosmetici, i dispositivi medici, i libri e il mondo della musica.
Rispetto ai Paesi di destinazione, nell’ultimo triennio, la quota maggiore delle vendite e-commerce dalla Russia è andata alla Bielorussia e al Kazakistan. Il terzo più grande importatore di vendita al dettaglio online sono stati gli Stati Uniti, seguiti dall’Ucraina, dal Regno Unito e da Israele.
Fonte: ecommerce DB Country Reports – Statista
Vuoi sapere come vendere in Russia attraverso i Marketplace? Contatta i nostri esperti
Il servizio è gratuito e rivolto ad aziende delle province di Genova, Milano, Monza Brianza, Lodi, Modena, Udine e Ravenna