Queste modalità devono pertanto essere ripensate, cosa che spesso mette le piccole aziende davanti ad alcune difficoltà strategiche, soprattutto dovute allo spaesamento che nasce al momento di scegliere la configurazione digitale ottimale per il proprio business, tra i numerosissimi strumenti, canali e soluzioni attualmente disponibili. Il digitale è infatti una modalità efficacissima per allargare la base clienti e avviare o consolidare un processo di internazionalizzazione, tuttavia può essere anche un’arma a doppio taglio poiché l’adozione di un prodotto o servizio digitale, se fatta in modo frettoloso e superficiale può portare a dei risultati deteriori. A questo si aggiunge l’estrema mobilità del settore digital, che per la digitalizzazione dell’impresa ogni giorno offre all’attenzione dei piccoli business nuovi prodotti e servizi sempre più performanti e specifici. È dunque indispensabile muoversi secondo un metodo che tenga assieme due fattori principali:
- Visione di medio/lungo termine, che consente di strutturare un percorso di crescita digitale coerente nel tempo
- Disponibilità al cambiamento, che mantiene l’azienda in stato di attenzione verso le nuove proposte e soluzioni.
È proprio con queste due attitudini strategiche che le piccole imprese possono proficuamente affrontare l’imminente sfida digitale, ossia la progressiva transizione al metaverso come nuovo luogo per lo shopping. Un metaverso è una rete di mondi virtuali 3D incentrati sulla connessione sociale e fortemente pervasi da logiche di gamification. Su questa nuova frontiera del digitale le imprese stanno scommettendo con attitudine positiva: secondo un sondaggio di Accenture, infatti, il 71% dei brand dichiara di guardare con molto favore al metaverso e il 28% considera il metaverso una vera e propria rivoluzione per il business.
Tuttavia è opportuno fare dei distinguo, perché se da un lato i quotidiani e le testate specializzate ci riportano notizie di grosse multinazionali che continuano a investire cifre considerevoli nello sviluppo di questa nuova tecnologia (ad esempio, di recente Sony e LEGO Group hanno investito 2 miliardi in Epic Games) con lo scopo di configurare un metaverso che definiremmo proprietario, i piccoli business al contrario potranno beneficiare del metaverso per lo più o solo da fruitori. È dunque essenziale mettere a punto un piano d’ingresso graduale che consenta di posizionarsi correttamente e ritagliare una fetta di mercato in modo efficace. Qui di seguito, 6 consigli per iniziare col piede giusto.
Individuare e studiare la propria nicchia di mercato
Dato che il metaverso si configura a tutti gli effetti come un nuovo mercato, nel quale di fatto si riversano i “vecchi” clienti che però cercano modalità diverse di interazione con i brand, il primo passo da fare è studiare con cura in quale nicchia o segmento specifico si desidera collocare il proprio business, capire come i consumatori comunicano e agiscono in questa nicchia e cosa cercano. Questo aiuterà a comprendere quale direzione dovrà imboccare la trasformazione digitale dell’azienda e, conseguentemente, quali tecnologie potranno essere sfruttate. Per fare solo un esempio, aziende che offrono dei servizi online, acquistabili e utilizzabili istantaneamente tramite un’azione digitale, avranno nel metaverso un approccio decisamente diverso rispetto ad aziende che offrono dei prodotti fisici, i quali coinvolgono necessariamente una catena di logistica per poter essere consegnati al destinatario. A tale proposito, i piccoli business possono iniziare a muovere preliminarmente dei passi, misurati ma decisi, in direzione di Intelligenza Artificiale e Realtà Virtuale con l’obiettivo di preparare il terreno a uno sfruttamento più consapevole delle potenzialità del metaverso.
Se serve, considerare il rebranding
Con nuove iniziative tecnologiche e piattaforme social arrivano nuove opportunità di branding. Potrebbe allora essere il caso di considerare con attenzione anzitutto l’aspetto grafico della propria impresa. Se infatti, come detto, il metaverso è un mondo virtuale basato sulla connessione sociale, di particolare rilievo sarà riflettere proprio sulla connettività e su come questa è comunicata. Ad esempio, sarà centrale saper mettere a punto messaggi che chiariscono quanto sia importante la comunicazione per il brand. In questo processo i piccoli business dovranno riflettere sui valori aziendali che intendono comunicare, ricordando che la comunicazione inizia visivamente dal logo aziendale. È opportuno però muoversi con estrema cautela onde evitare di entrare nel metaverso con un’immagine distorta e non allineata con la propria immagine “reale” e l’orizzonte di valori che si intende veicolare. Generalmente, un rebranding è suggerito se emergono uno o più dei seguenti aspetti:
- La vecchia immagine aziendale è obsoleta
- Ci si sta aprendo a un nuovo segmento demografico
- Un nuovo competitor sta sottraendo quote di mercato
- I valori e la mission sono cambiate
- La reputazione del brand originario è stata in qualche modo danneggiata
Approfittare delle iniziative delle grandi aziende
Prima di entrare a tutti gli effetti nel metaverso è strategico iniziare a utilizzare le opportunità digitali già offerte dai colossi del web per affacciarsi al mondo dell’e-commerce e capirne le logiche. Vale la pena a tale proposito menzionare Amazon Web Services, iniziativa pilota di Amazon che ha lo scopo di aiutare le piccole imprese ad aprire con il minimo sforzo un fronte e-commerce, consentire ai clienti di eseguire ricerche nel database delle piccole imprese che aderiscono e favorire la connessione tra business e consumatori, sia sul fronte vendite, che sul fronte condivisione dei valori. Altro esempio: il recente passaggio di Facebook a Meta non rappresenta solo un’operazione di rebranding, ma si porterà dietro aggiornamenti rilevanti in particolare per gli account aziendali che cercano nuovi modi per comunicare e connettersi con il proprio pubblico in direzione metaverso. È probabile che questo genere di opportunità e risorse aumenti man mano che la tecnologia progredisce, pertanto è strategico per i piccoli business monitorare continuamente gli avanzamenti al fine di trarne il massimo vantaggio.
Aggiornare l’attività sui motori di ricerca
Webfx.com segnala che più della metà dei proprietari di attività commerciali non inserisce la propria azienda su strumenti come Google Business Profile, che è una dashboard online gratuita per le piccole imprese, utile per gestire i propri profili online su Google Maps, sul motore di ricerca e altri prodotti dell’orizzonte di Google. Lo strumento consente alle aziende di aggiornare le informazioni sulla propria attività, pubblicare foto, condividere notizie e rispondere alle recensioni dei clienti, tutto da un'unica posizione. Posizionare e mantenere la presenza online oggi è pertanto non solo semplicissimo rispetto anche solo a qualche anno fa, ma soprattutto è cruciale per una piccola impresa. Non farlo espone al rischio di perdere opportunità di indirizzare il traffico verso il sito o l'azienda stessa e di allontanare i clienti che non riescono a trovare le informazioni che cercano. Per tale motivo, è estremamente rilevante tenere le informazioni costantemente aggiornate (orari di apertura, eventuali variazioni, comunicazioni d’accesso etc.) anche al fine di non ricevere pessime recensioni.
Non abbandonare i vecchi metodi troppo in fretta
Aspetto essenziale di ogni vendita (online o offline) è dare al cliente ciò che desidera. Benché il metaverso rappresenti la prossima sfida per le aziende, benché sempre più persone e consumatori si stiano affacciando al metaverso, e benché aziende di ogni tipo stiano iniziando a entrare in modo strutturato nel metaverso, nondimeno il metaverso oggi si configura, ancora, come il luogo di domani. E sebbene sia senz’altro strategico per le piccole aziende pensare oggi al domani, ciò non deve distogliere dal continuare a vivere nell’oggi. In altri termini, il metaverso offre un’effettiva opportunità di crescita e ampliamento del proprio bacino di clienti, ma resta il fatto che la maggior parte dei consumatori non è ancora transitata nel metaverso. I numeri infatti confermano che gli utenti non sono al momento sufficientemente attratti dal metaverso, da ritenere di doverlo frequentare: un sondaggio di Morning Consult mette in luce come il 68% degli intervistati sia di questo parere, contro un 32% di entusiasti. Questo però non deve scoraggiare, perché gli entusiasti sono in continua crescita. Pertanto il fenomeno dell’allargamento della base utenti del metaverso è sicuramente progressivo, ma sarà lento. Ciò offre un’opportunità alle piccole aziende, che hanno tempo per definire senza fretta le proprie strategie d’entrata e iniziare a posizionarsi nel metaverso. Nel fare questo, l’importante è appunto non dimenticare gli attuali e più tradizionali canali di contatto e vendita, che sono quelli che i clienti continuano oggi a usare e gradire di più.
Rimanere adattabili
È sotto gli occhi di tutti come il futuro del business e dell’internazionalizzazione sia già ora e sarà sempre più soggetto a forti spinte orientate alla tecnologia avanzata, le quali porteranno a significativi cambiamenti nei modi con cui le persone fanno esperienze di prodotto/servizio e interagiscono tra loro e con i brand. È quindi indispensabile muovere i passi strategici verso il metaverso con capacità di adattamento, che risulta essere forse la caratteristica più importante da perseguire al fine di mantenere la propria attività competitiva e rilevante sul mercato, sia nel mondo fisico di oggi, sia nel metaverso di domani.