Vendite on line UK-UE : punti critici per gli le vendite e gli acquisti online

L'Unione europea e il Regno Unito stanno tentando di concludere accordi entro la fine del 2020. Anche se verrà raggiunto un accordo, l'uscita del Regno Unito avrà gravi conseguenze per  gli esportatori e gli importatori online a partire da tale data.

Creato il 16 ottobre 2020
Aggiornato il 16 ottobre 2020

L'Unione europea e il Regno Unito stanno tentando di concludere accordi entro la fine del 2020. Anche se verrà raggiunto un accordo, l'uscita del Regno Unito avrà gravi conseguenze per  gli esportatori e gli importatori online a partire da tale data.

In questo articolo si vogliono evidenziare alcuni punti critici ed evidenziare alcuni suggerimenti da considerare quando si acquistano o vendono prodotti online nel Regno Unito.

Verifica degli obblighi dell’importatore UE

Dal 1 ° gennaio 2021 le imprese italiane che attualmente acquistano merci dal Regno Unito per venderle online in UE, diventeranno importatrici di merci. Alcune responsabilità legali derivano dall'essere la prima entità a immettere merci sul mercato dell'UE. Le imprese dovranno pertanto valutare l’impatto delle procedure doganali e degli obblighi fiscali derivanti da un e-commerce con acquisto in un paese che sarà considerato extra - Ue.

Obblighi derivanti dall’esportazione in UK

A partire dal 1 ° gennaio 2021, le imprese esportatrici di merci nel Regno Unito saranno assoggettate a leggi e regolamenti  riguardanti i prodotti eventualmente presenti in UK.

Sebbene si possa raggiungere un accordo su tariffe sui prodotti scambiati tra l'UE e il Regno Unito, le merci saranno soggette a tutti i requisiti normativi e di conformità applicabili per i beni venduti in UK.

In alcuni settori chiave il Regno Unito ha già manifestato l’intenzione di adottare un approccio diverso all'UE . Tali diversità riguarderanno  controlli e requisiti sulle importazioni, la sicurezza, la salute. E’ necessario tenersi aggiornati su tali cambiamenti.

Spedizioni  nel Regno Unito

La libera circolazione delle merci e degli operatori del trasporto stradale attraverso i confini del Regno Unito con l'UE diventerà più complicata. Dall'inizio del 2021 gli operatori di trasporto su strada del Regno Unito non avranno più diritti di accesso automatico al Regno Unito e dovranno rispettare le formalità quando attraverseranno il confine tra Regno Unito e UE. E’ necessario considerare tempi di consegna più lunghi. Tali considerazioni non comportano solo cambiamenti dei termini contrattuali di consegna ma un eventuale valutazione anche dei processi di acquisto.

Modifica di certificati, autorizzazioni, etichette per merci commercializzate in UE

Se si acquistano merci da UK per le quali le autorità britanniche hanno rilasciato le autorizzazioni all'immissione in commercio, le approvazioni o le certificazioni, l'anno prossimo queste non saranno sufficienti per la vendita dei prodotti nell'UE. I contrassegni o l'etichettatura utilizzabili per la commercializzazione nel Regno Unito non saranno conformi ai requisiti di etichettatura dell'UE dopo la Brexit.

I consumatori del Regno Unito non saranno più consumatori europei

I contratti conclusi dai consumatori sono generalmente regolati dalla legge del paese in cui il consumatore ha la sua residenza abituale. I consumatori nel Regno Unito non faranno più parte dell'Unione europea e quindi la legge sulla protezione dei consumatori del Regno Unito dovrà essere monitorata attentamente dagli esportatori  italiani per garantire che i requisiti di legge come (politica resi, garanzia ecc..) siano adempiuti.

Trasferimento dati personali

Dopo la Brexit, la trasmissione di dati personali dall'UE al Regno Unito sarà un trasferimento di dati a un paese terzo. I trasferimenti di dati personali verso paesi terzi sono regolati dal Regolamento generale sulla protezione dei dati 2016/679 (il GDPR). Tale elemento richiede una verifica della propria privacy policy (informative, consensi,ecc.)

Perdita della protezione P2B

La Commissione Europea ha diramato nuove regole improntate sulla logica del “Platform to Business“, cercando così di alzare la voce sul rapporto tra le piattaforme online e le piccole imprese a tutela di queste grazie al regolamento Regolamento (UE) 2019/115010.

Tale regolamento vieta alcune pratiche commerciali sleale e  introduce procedure alternative di risoluzione delle controversie nonché una serie di altre tutele per le imprese in Europa che utilizzano piattaforme online per la vendita di beni.

Dopo la Brexit, le aziende residenti in UE che esportano beni in UK potrebbero non essere più tutelate da tale regolamento.

Contratti  UK

Il riconoscimento e l'esecuzione transfrontaliera delle sentenze tra UE e Regno Unito cessano alla fine dell'anno. Non sarà possibile eseguire le sentenze emesse da un tribunale del Regno Unito così rapidamente o in modo efficiente come lo è oggi nell'UE.  E necessario valutare la possibilità  di disciplinare le vendite  nel Regno Unito in un contratto ad hoc.

E’ necessario agire ora per cercare le informazioni di cui le aziende avranno bisogno per tenere conto dei cambiamenti che avranno un impatto sul commercio nel Regno Unito dal prossimo anno, che diventerà un paese terzo.

Per informazioni

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