Il "Digital Markets Act" (DMA) è il nuovo regolamento europeo sui mercati digitali, approvato dal Parlamento Europeo il 5 luglio 2022 insieme al Digital Services Act (DSA), che mira a regolare e disciplinare il comportamento delle grandi piattaforme digitali, definite come "gatekeeper", ovvero quelle che detengono una posizione dominante sul mercato digitale come Alphabet (società madre di Google e Android), Amazon, Apple, Meta (proprietaria di Facebook, Instagram e WhatsApp), Microsoft (proprietaria di LinkedIn) e altre.
Una prima regolamentazione dei gatekeeper
Le regole stabiliscono una lista di "da fare" e "da non fare" per impedire loro di imporre condizioni ingiuste alle imprese e ai consumatori. Alcune di queste pratiche scorrette includono la priorizzazione dei servizi e prodotti offerti direttamente dal “gatekeeper” rispetto a quelli di terze parti sulla piattaforma del “gatekeeper” e il mancato consenso agli utenti per disinstallare software o app preinstallate. Il DMA è parte del pacchetto di regolamentazioni digitali proposto dalla Commissione Europea per affrontare le preoccupazioni legate alla concorrenza e alla tutela dei consumatori nel contesto digitale.
Il 6 marzo 2024 segnava la scadenza per la conformità delle entità regolamentate. Il mancato rispetto delle norme può comportare pesanti sanzioni e persino la possibilità di essere costretti a cedere asset oppure essere banditi dall'operare all'interno dei confini europei. Anche se si applica solo all'Unione Europea, le sanzioni lo rendono una legge potenzialmente rivoluzionaria con enormi implicazioni per le Big Tech e per l'utilizzo da parte nostra di internet.
Obiettivi del Digital Markets Act
Il DMA favorisce l'interoperabilità tra le piattaforme di messaggistica, consentendo agli utenti di piccole o grandi piattaforme di scambiarsi messaggi, inviare file o effettuare videochiamate tra le app di messaggistica. Queste regole hanno l'obiettivo di stimolare l'innovazione, la crescita e la competitività nel settore digitale, permettendo alle aziende più piccole e alle start-up di competere con i grandi attori del mercato. Le principali sfide che il DMA cerca di affrontare includono:
- Conformità delle Big Tech: Il DMA impone alle grandi aziende tecnologiche, le c.d. “gatekeeper”, di conformarsi a una serie di obblighi e divieti per garantire una maggiore concorrenza nel mercato digitale.
- Trasparenza e accesso alle informazioni: Il DMA include disposizioni sull'obbligo di fornire informazioni dettagliate e quotidiane relativamente agli annunci pubblicitari, sollevando questioni complesse di trasparenza e accesso.
- Fusioni nel mercato digitale: Il DMA solleva questioni sulle fusioni nel mercato digitale, che potrebbero diventare una delle sfide principali per le autorità di concorrenza, aprendo la discussione sull'efficacia delle normative antitrust nell'era digitale.
Ecco alcuni dei principali aspetti e previsioni del Digital Markets Act:
1. Definizione di “gatekeeper”
Il DMA identifica chiaramente quali piattaforme digitali rientrano nella categoria di “gatekeeper”, basandosi sui seguenti parametri:
- La dimensione dell'impresa, con un fatturato annuo di almeno 7,5 miliardi di euro negli ultimi tre anni, o un valore totale di mercato delle azioni di almeno 7,5 miliardi di euro nell'anno precedente, e la fornitura di servizi di piattaforma in almeno tre Stati membri dell'Unione Europea.
- Il controllo dell'accesso ai dati degli utenti attraverso un gateway, incluso il potere di bloccare i concorrenti. Questo viene determinato dalla presenza di almeno 10.000 utenti commerciali europei attivi nell'ultimo anno e più di 45 milioni di utenti europei attivi al mese.
- Una posizione di dominio consolidata e stabile sul mercato, che richiede che i criteri precedenti siano soddisfatti simultaneamente per almeno tre anni dalla verifica dei requisiti.
- Oltre a questi criteri oggettivi, la Commissione europea può anche designare come “gatekeeper” le imprese che, pur non soddisfacendo tutti i criteri sopra menzionati, hanno un impatto significativo sul mercato interno e presentano un rischio per la concorrenza e l'innovazione.
2. Obblighi per i “gatekeeper”
Le piattaforme designate come “gatekeeper” sono soggette ad obblighi specifici volti a promuovere la concorrenza e a garantire un ambiente digitale equo e trasparente. Questi obblighi possono includere, ad esempio, l'accesso equo ai dati, la prevenzione dell'autopreferenzialità e la facilitazione dell'interoperabilità con altre piattaforme così come fornire accesso ai dati rilevanti ai concorrenti e di non discriminarli. Il DMA richiede alle grandi aziende tecnologiche di consentire l'interoperabilità tra i loro servizi e quelli dei concorrenti, promuovendo così una maggiore concorrenza nel settore.
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3. Divieto a pratiche anti-concorrenza
Il DMA può vietare determinate pratiche commerciali anti-concorrenziali da parte dei “gatekeeper”, come l'uso di dati raccolti per fini discriminatori o l'imposizione di restrizioni ingiustificate sugli utenti nell'utilizzo di servizi o applicazioni di terze parti.
4. Misure correttive e sanzioni
Il DMA prevede meccanismi di enforcement e sanzioni significative per garantire il rispetto delle disposizioni. Ciò potrebbe includere multe fino al 10% del fatturato globale annuo della piattaforma in caso di violazione delle norme.
5. Collaborazione con le autorità di regolamentazione
Il DMA prevede una stretta collaborazione tra le piattaforme digitali designate come “gatekeeper” e le autorità di regolamentazione competenti per monitorare e garantire il rispetto delle norme.
Competenze e stato di attuazione del Digital Markets Act
La Commissione Europea è l’unico organo responsabile dell’applicazione del DMA. Un team congiunto delle Direzioni Generali per la Concorrenza (DG COMP) e per le Reti di Comunicazione, i Contenuti e le Tecnologie (DG CONNECT) è incaricato dell’attuazione e del rispetto del DMA.
In generale, l'obiettivo del Digital Markets Act è quello di promuovere la concorrenza equa e l'innovazione nel mercato digitale, proteggendo nel contempo i diritti dei consumatori e garantendo un ambiente digitale sicuro e trasparente. La proposta del DMA riflette la crescente consapevolezza dei rischi e delle sfide associate alla concentrazione del potere nelle mani di poche grandi piattaforme digitali, e mira a stabilire un quadro normativo più equilibrato e responsabile per il settore digitale nell'UE.
Recentemente, la Commissione ha aperto indagini per non conformità contro Alphabet, Apple e Meta in base al DMA. Inoltre, aziende come Booking, ByteDance e X hanno notificato alla Commissione il loro potenziale status di “gatekeeper”.