Nonostante i primi operatori abbiano iniziato la loro attività online già da diversi anni, il mercato rimane comunque in una fase iniziale di sviluppo ed è inoltre quello che ha registrato i ricavi più bassi nel 2019. I tre Paesi dominanti sono Stati Uniti, Cina ed Europa, che insieme rappresentano circa l'80% del mercato mondiale. Il fatturato globale ha raggiunto i 291,5 miliardi di dollari, con vendite maggiori di prodotti farmaceutici e per l’igiene personale, mentre un terzo delle entrate totali è rappresentato dal food & beverage (fig.1).
La categoria in più rapida crescita è proprio quella del food & beverage. Secondo le previsioni, il volume complessivo di questo comparto dovrebbe raggiungere i 375 miliardi di dollari entro il 2025, sebbene le vendite online continueranno ad essere di gran lunga inferiori a quelle dei punti vendita tradizionali.
Fig. 1 - Ricavi delle vendite online del segmento food & personal care nel 2019 e previsioni per il 2025. Fonte: Statista eCommerce Report 2020 – Statista
Trend di mercato e sviluppi futuri
Punto di forza dello shopping online del personal care è soprattutto la possibilità di acquistare prodotti e marchi non presenti nei negozi tradizionali, a prezzi altamente competitivi. Ben diversa è, invece, la situazione del food & beverage per le difficoltà che i commercianti si trovano ad affrontare relativamente alla logistica, prima tra tutte quella di garantire che la catena del freddo non venga interrotta e che i generi alimentari mantengano inalterata la loro qualità.
Puntare su strutture logistiche e di consegna decentrate, in grado di permettere una rapida evasione degli ordini, sarà quindi la sfida maggiore del settore. Dal momento che ciò richiede ingenti investimenti, è molto probabile che la competizione vedrà protagonisti solo pochi grandi player, tagliando fuori le piccole imprese e le start up che, dal canto loro, scommetteranno sulla vendita di prodotti premium selezionati, dalla qualità elevata, e su servizi aggiuntivi quali la condivisione di ricette.
Per il futuro, ci si può aspettare un aumento degli acquisti online di prodotti di uso quotidiano, ma l’e-commerce di questo settore rimarrà comunque più debole rispetto ad altre categorie nelle quali le vendite online hanno quasi o del tutto sostituito quelle offline. Il volume delle vendite online sarà ancora più ridotto soprattutto per prodotti freschi quali i latticini o per i surgelati, per i quali anche i grandi rivenditori come Walmart negli Stati Uniti riescono a generare solo una piccola percentuale di ricavi.
Nuove possibilità sono poi offerte da servizi quali il click and collect (acquisto online con ritiro in negozio) e dalla presenza di magazzini decentralizzati che fungono da hub logistici per agevolare la consegna dei prodotti, soluzione in fase di sviluppo da parte di alcuni importanti player di mercato. Un grande potenziale è, infine, rappresentato dagli acquisti automatizzati di prodotti di uso quotidiano basati su abbonamenti e ordini ad-hoc tramite applicazioni voice Commerce, quali Alexa di Amazon.
Fonte: eCommerce Report 2020 – Statista