DigIT Trends 2021

Questa è la settimana in cui tutti i marketer del mondo si buttano sulle previsioni dell’anno che verrà. 
Senza l’ambizione di diventare Paolo Fox, e neppure quella di copiare i big del mercato, penso sia interessante su questo portale dare dei Trend utili a tutte quelle imprese italiane che sono impegnate nell’export, e spesso, sono ai primi passi del processo di digitalizzazione. 

Creato il 17 dicembre 2020
Aggiornato il 17 dicembre 2020

Questa è la settimana in cui tutti i marketer del mondo si buttano sulle previsioni dell’anno che verrà. 
Senza l’ambizione di diventare Paolo Fox, e neppure quella di copiare i big del mercato, penso sia interessante su questo portale dare dei Trend utili a tutte quelle imprese italiane che sono impegnate nell’export, e spesso, sono ai primi passi del processo di digitalizzazione. 

Ecco la nostra classifica DigIT Trends 2021

1) Vendite On Line 

Nella settimana appena passata, tra Black Friday e Cyber Monday, secondo l’Adobe Digital Insights, l’aumento delle vendite rispetto allo stesso periodo precedente è stato del 25% circa. Questo a mio avviso è un dato fondamentale che conferma come, grazie alla spinta data dalla pandemia, i consumatori di tutto il mondo si stiano adattando pienamente alle attività di compravendita digitale. 

Invito le azienda di export di non aspettare oltre per sviluppare il proprio e-commerce o la propria presenza all’interno di un marketplace. Se è vero che la pandemia durerà ancora molti mesi, e che non usciremo pienamente da questa situazione prima del 2022, l’anno che si apre può essere considerato come l’anno della “Digitalizzazione Obbligata”. 

In ambito export raccomando sempre di controllare che le lingue siano perfettamente tradotte, che il multilingua sia strutturato in multi dominio, o comunque arricchito nel codice attributi <a href> geolinguistici che ne ottimizzino l’indicizzazione nelle nazioni di interesse, che il meta testo sia differente, lingua per lingua, e che le parole chiave non siano una semplice traduzione del sito in versione italiana, ma si conformino alla reale domanda del paese di interesse

2) Social Boom

Quali sono le piazze frequentate durante una pandemia? I Social, vi rispondo. 
Se ci pensiamo sono i luoghi che raggiungiamo per parlare con amici e parenti e per scoprire opportunità di ogni genere. Ad Aprile Zuckerberg annunciava un +1000% nei tempi di utilizzo Facebook. 
Quindi i social diventando luoghi di incontro e di dialogo preferenziali, diventano anche luoghi insostituibili per i processi di vendita. 

Le aziende, anche grazie alle spinte date dai bandi istituzionali, iniziano a guardare ai social non più come mero luogo virtuale di intrattenimento ma come “mercato all’aperto” dove veicolare le proprie offerte. 

Credo fermamente che il 2021 sarà l’anno di svolta per l’attività di Social Commerce e Social Selling. 

Social Commerce

Facebook Shop apre la strada alla vendita diretta via piattaforma. Grazie a questo strumento sarà possibile vendere direttamente via Facebook e via Instagram, interfacciando il proprio e-commerce al social, ovvero caricando manualmente i prodotti. Anche se molti colleghi non la ritengono un’attività rivoluzionaria, per il modesto parere di chi vi scrive, il moltiplicarsi di e-commerce all’interno di Facebook e Instagram avrà due impatti: 

  • Insegnerà anche al più piccolo dei bottegai che vendere on line è possibile
  • Renderà l’acquisto on line ancor più normale, perché il processo di vendita non si svilupperà più all’interno di una struttura dedicata, piuttosto negli spazi “aperti” di una piazza digitale. 

Social Selling

Il Covid ha messo in stand-by intere divisioni commerciali. 
Costrette allo schermo hanno a stento imparato ad apprezzare zoom et similia, guardando con disprezzo, nella maggioranza dei casi (quand’anche sollecitati dall’azienda) la digitalizzazione delle attività commerciali. 

Anche se molte aziende produttive, adattandosi al Covid, hanno deciso di superare la distribuzione per diventare venditori diretti, penso che altre obbligheranno le proprie forze vendita ad essere attivi on-line. 
In questo, ne sono convinto, vedremo LinkedIn trasformarsi sempre più nello strumento commerciale digitale per eccellenza

3) Originalità, Utilità, Qualità

In scia a quanto affermato poc’anzi, il distanziamento sociale non solo obbligherà i singoli a lavorare on-line sulla propria credibilità, ma anche le aziende. Il processo di digitalizzazione forzato dal Covid porterà le aziende ad imparare che la qualità dei contenuti, soprattutto sui social, fa la vera differenza

Con la scoperta del web come via commerciale normale, saranno molte le aziende, oggi silenti o assenti, a darsi da fare; e in un mondo in cui tutti offrono tutto a qualsiasi prezzo, sarà l’originalità della proposta, l’utilità della proposta e la qualità della proposta a fare la vera differenza. 

4) Autenticità 

Un altro trend, di cui abbiamo già visto i primi vagiti quest’anno, sarà la richiesta di veridicità, autenticità, trasparenza da parte di partner e consumatori. Un processo di digitalizzazione accelerato, porta con sé ancora più “fake-stuff” di quanto si sia visto sino ad ora. Aziende Fake, Prodotti Fake, Giudizi Fake. In questo contesto, testimoniare la propria realtà in modo trasparente ed autentico diventerà strategico tanto in ambito marketing che selling. 

5) Vicinanza

Di cosa sentiamo maggiore mancanza? Probabilmente del rapporto umano, o meglio, dell’avvicinarsi agli altri senza timore, con la possibilità di interagire liberamente. A mio avviso le persone saranno sempre più portate a sublimare questa necessità, non solo frequentando maggiormente i social network, ma anche utilizzando sempre più i servizi di messaggistica e di contatto diretto.

Per quanto riguarda l’export questo diventa ancor più importante, affinché un’azienda già considerata lontana, non lo venga considerata ancor di più. 

Per informazioni

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