D-TEM: l’alleato ideale per la crescita della tua azienda

Nel panorama sempre più digitalizzato e globalizzato di oggi, la figura del Digital Export Manager (D-TEM) è diventata fondamentale per le aziende che mirano a espandersi nei mercati internazionali.

Creato il 21 giugno 2024
Aggiornato il 21 giugno 2024

Nel panorama sempre più digitalizzato e globalizzato di oggi, la figura del Digital Export Manager (D-TEM) è diventata fondamentale per le aziende che mirano a espandersi nei mercati internazionali.

Ma cosa fa esattamente un D-TEM e quali sono le sue mansioni specifiche? In questo articolo approfondiremo il ruolo cruciale di questa figura professionale, esplorando le sue responsabilità e il suo impatto sul successo aziendale.

Il ruolo del Digital export manager

Un Digital export manager si occupa di gestire l'export di prodotti attraverso canali digitali.

Questa figura professionale deve possedere una conoscenza approfondita delle normative vigenti nei diversi paesi target, della logistica necessaria per esportare la merce e delle strategie per massimizzare i ricavi minimizzando i costi per l'azienda.

Inoltre, è essenziale che il D-TEM sia esperto di digital marketing, capace di traslare il know-how commerciale nel contesto globale sfruttando al meglio le opportunità offerte dal mondo digitalizzato.

La tecnologia digitale è al centro del commercio internazionale moderno, e un D-TEM deve essere in grado di utilizzarla efficacemente per promuovere il brand aziendale, affrontando la concorrenza e consolidando la presenza dell'azienda nei mercati esteri.

Perché il D-TEM è così richiesto?

Il ruolo del D-TEM è sempre più richiesto a causa dell'espansione del mercato globale e dell'importanza crescente di Internet come principale canale di transazione commerciale.

Le distanze fisiche sono state significativamente ridotte e le possibilità di raggiungere clienti in ogni parte del mondo sono aumentate esponenzialmente, abbattendo al contempo le spese.

Secondo il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l'export digitale dei beni di consumo (B2C e B2B2C) in Italia è cresciuto del 20,3% nel 2022 rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 18,7 miliardi di euro .

Questo trend evidenzia l'importanza crescente del digital export e la necessità di figure come il D-TEM per gestire efficacemente la transizione verso la vendita digitale, utilizzando canali come e-commerce, social media e marketplace per rafforzare il marchio all'estero e guadagnare la fiducia dei clienti.

Le sfide del Digital export manager

Sebbene vendere all'estero rappresenti una grande opportunità per molte imprese italiane, il ruolo del D-TEM comporta diverse sfide. La vendita digitale richiede una rapida capacità di adattamento e la modulazione delle strategie aziendali in risposta ai nuovi input di un mercato in continua espansione.

Tra i principali vantaggi del digital export vi è la possibilità di non dover aprire filiali all'estero, offrendo maggiore flessibilità in termini di tempi e costi. Le aziende possono adattarsi rapidamente ai cambiamenti delle esigenze dei clienti o dei mercati esteri. Tuttavia, il D-TEM deve affrontare vari aspetti complessi, come:

  • Conoscenza delle culture e normative locali: Ogni paese ha le proprie peculiarità culturali, politiche e normative. Ad esempio, vendere negli Stati Uniti è diverso rispetto a vendere in Corea del Sud o negli Emirati Arabi Uniti. È fondamentale comprendere queste differenze per evitare errori costosi.

  • Analisi del mercato: Il D-TEM deve monitorare costantemente il mercato, individuare nuove tendenze e pianificare lanci di prodotti specifici per ogni paese target.

  • Partnership commerciali: Trovare e avviare partnership locali può facilitare l'ingresso in nuovi mercati, permettendo di comprendere meglio i gusti e le aspettative dei consumatori locali.

Mansioni di un Digital export manager

Le mansioni di un D-TEM sono variegate e richiedono competenze multidisciplinari. Ecco una panoramica delle attività principali:

  • Analisi preliminare: Valutare lo stato attuale dell'azienda e definire gli obiettivi di export.
  • Individuazione dei paesi target: Studiare le preferenze di consumo nei mercati esteri.
  • Scelta dei canali di vendita: Determinare i migliori marketplace e piattaforme e-commerce per la vendita.
  • Analisi della concorrenza: Studiare i concorrenti sia italiani che esteri.
  • Partnership locali: Identificare potenziali partner commerciali nei paesi target.
  • Strategia digitale: Sviluppare una strategia di marketing digitale che includa campagne promozionali e contenuti specifici per il paese di riferimento.
  • Gestione della logistica: Ottimizzare la logistica per minimizzare i costi e massimizzare i profitti.
  • Monitoraggio e reportistica: Monitorare costantemente le vendite e fornire report dettagliati alla dirigenza aziendale, utilizzando strumenti avanzati di analisi dei dati.

Perché avere un D-TEM in azienda?

Integrare un Digital export manager nel proprio organico può rappresentare un decisivo passo avanti per l'internazionalizzazione dell'azienda.

Un D-TEM non solo facilita la transizione verso la vendita digitale, ma contribuisce anche a rafforzare la presenza del brand nei mercati esteri, costruendo fiducia e fedeltà tra i clienti internazionali.

Per informazioni

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