Guida Pratica: domande e risposte in tema di Geoblocking

Applicabile dal 3 dicembre 2018, il Regolamento UE 2018/302 sui blocchi geografici ingiustificati vieta discriminazioni fra clienti basate sulla loro nazionalità, luogo di residenza o sede di stabilimento.

Creato il 9 marzo 2020
Aggiornato il 8 ottobre 2020

Applicabile dal 3 dicembre 2018, il Regolamento UE 2018/302 sui blocchi geografici ingiustificati vieta discriminazioni fra clienti basate sulla loro nazionalità, luogo di residenza o sede di stabilimento.

Bloccare l’accesso a un sito web, imporre prezzi discriminatori, come offrire condizioni di pagamento differenziate per nazionalità o residenza, sono alcune fra le pratiche regolate/vietate dal Regolamento.
Per effetto di questo, gli operatori comunitari (e non solo) sono chiamati ad uniformarsi a nuove regole di condotta, volte a creare analoghe opportunità d’acquisto fra clienti UE, senza costringere il professionista a consegnare beni, o prestare servizi, fuori dallo stato membro in cui il medesimo opera abitualmente.
 

Affiancato da altri regolamenti (da ultimo vedi il Reg. 2018/644 sulla consegna transfrontaliera dei pacchi), l’intervento sul Geoblocking, congiuntamente alle norme antitrust, mira all’unità di un mercato digitale, tutt’altro che raggiunta, e per questo, oggetto di grande attenzione in ambito comunitario.
Il documento, rielaborando le istruzioni comunitarie in materia, spiega il Regolamento con parole semplici e casi pratici, formulati dalla stessa Commissione UE e per questo citati qui per esteso.
Pur se fondato su autorevoli interpretazioni, il contributo non può, tuttavia, sostituirsi all’indispensabile consulenza personalizzata fornita da un esperto in materia, specie in situazioni critiche relative all’assetto giuridico-operativo delle vendite sia online, sia offline.

Normativa di riferimento

Regolamento (UE) 2018/302 del parlamento europeo e del consiglio del 28 febbraio 2018 recante misure volte a impedire i blocchi geografici ingiustificati e altre forme di discriminazione basate sulla nazionalità, sul luogo di residenza o sul luogo di stabilimento dei clienti nell'ambito del mercato interno e che modifica i regolamenti (CE) n. 2006/2004 e (UE) 2017/2394 e la direttiva 2009/22/CE

Per ulteriori quesiti e casi pratici in tema di geo-blocking si rinvia al testo di riferimento elaborato dalla Commissione UE, Domande e risposte sul regolamento sui blocchi geografici (geo-blocking) nel quadro del commercio elettronico, Bruxelles, 2018.

In collaborazione con Unioncamere Lombardia

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