E’ nodo di interconnessione delle reti elettriche d’alta tensione, delle comunicazioni in fibra ottica e delle condutture di gas paneuropee nel cuore dell’Europa. Dimostra di avere particolari ambizioni a livello economico e tecnologico, soprattutto come hub di data storage di livello internazionale. L’Austria è precursore in tema di “Green Data Center” grazie alla elevata disponibilità di corrente idroelettrica. Dispone di sedi per data center con accesso diretto all’acqua di raffreddamento o nelle immediate vicinanze di centrali o sottostazioni elettriche. Alcuni provider di data center internazionali, quali ad esempio Atos, e-Shelter, IBM, Interxion o T-Systems, Google si sono già insediati nel territorio austriaco in quanto possono usufruire di costi contenuti dell’energia elettrica e del vantaggio di un elevata sostenibilità energetica. Vienna punta a diventare un polo guida nelle nuove tecnologie per un’area geografica che comprende Paesi con i quali ha tradizionalmente rapporti consolidati. Le strategie austriache si inquadrano nel contesto dell’iniziativa Trimarium, nata nel 2015 e sostenuta da UE e Usa, che rappresenta un forum di dialogo politico ed economico tra 12 Paesi dell’Europa centrale e orientale situati tra Mar Baltico, Mar Nero e Mare Adriatico: Austria, Bulgaria, Croazia, Cechia, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia e Slovenia.
L’obiettivo primario è aumentare la connettività della regione su tre fronti: sviluppo economico, miglioramento della coesione europea e rafforzamento dei legami transatlantici. I progetti prioritari riguardano l’integrazione di reti di gasdotti, dei trasporti ferroviari, stradali etc, e di reti digitali.
In questo scenario diventa centrale la cosiddetta Autostrada digitale dei tre mari: una serie di progetti per migliorare il trasferimento di dati e potenziare le infrastrutture di comunicazione, compresi 5G e fibra ottica. L’Austria, già territorio essenziale di snodi ferroviari, stradali e logistici per l’EU, allo scopo di favorire l'insediamento di nuove imprese anche dall’estero, ha riconosciuto pienamente l’esigenza di rafforzare l'infrastruttura IT, offrendo connessioni a bassa latenza, veloci e sicure, soluzioni cloud flessibili e possibilità di co-location. Il tutto in vista di un futuro in direzione industria 4.0, Internet of Things, Intelligenza Artificiale e guida autonoma. L’obiettivo è creare un ecosistema in cui le imprese possano crescere e prosperare. A tale riguardo, interessanti sono le azioni di Vienna per l’incentivazione degli investimenti su scala globale. Oltre all’istituzione di centri di ricerca avanzati e agenzie capaci di agire in modo integrato per garantire a investitori internazionali assistenza completa fino all’avvio dell’iniziativa imprenditoriale, è stato messo a punto un ecosistema sostenibile, capace di utilizzare energia generata da fonti pulite in percentuali vicine al 100%. Sempre in quest’ottica si inserisce il progetto 3SI Marketplace per la promozione del commercio e degli investimenti nella regione, collegando le Pmi al capitale di investimento. Altro aspetto fondamentale è il Forum SmartCity, con l’obiettivo di innovare e spingere gli investimenti in “smartizzazione” delle maggiori città dell’area.
Sul fronte dell’import-export l’Austria si posiziona al 31° posto per export e al 28° per import. I beni maggiormente esportati rientrano nei settori automotive (autoveicoli e componentistica) e prodotti medicali, con partner commerciali principali che in questo caso sono Germania (46,6 miliardi di dollari), Usa (10,6 miliardi), Italia (9,75 miliardi), Svizzera (8.82 miliardi) e Francia (6, 89 miliardi). Le importazioni più rilevanti interessano sempre l’automotive al primo posto, seguito da apparecchiature tecnologiche e prodotti medicali, acquistati principalmente da Germania (64,4 miliardi), Italia (10,4 miliardi), Svizzera (8,32 miliardi), Cina (8 miliardi) e Cechia (7,71 miliardi). Questi dati confermano come l’Italia sia un partner di tutto rilievo per l’Austria. È pertanto interessante analizzare le abitudini digitali del Paese al fine di orientare meglio le strategie di vendita online soprattutto in direzione B2C.
L’Austria e il digitale
A fronte di 9 milioni di persone, di cui solo il 60% vive in città, in Austria nel 2022 si registrano 12,5 milioni di utenze di telefonia mobile. Mediamente l’austriaco passa 5h45m al giorno navigando in rete, delle quali 3h guardando la Tv, 1h30m sui social e 1h15m ascoltando radio in streaming. Il 58% degli utenti internet usa la rete per cercare brand e informarsi sui prodotti, mentre il 52,5% sfrutta il web per le destinazioni di viaggio. Secondo i dati Semrush, i principali siti visitati sono, nell’ordine, Google, Orf.at (sito di news), YouTube, Facebook e Amazon. A scopi di marketing, indubbiamente interessante è considerare la fruizione dei video online, da cui emerge che gli austriaci per un 33% seguono contenuti musicali, 24% how-to-do tutorial, 20% contenuti educational, 15% video di influencer e 14% recensioni di prodotti.
I social
Sono 7,40 milioni gli austriaci che frequentano i social, con una media di 5,5 profili a testa, equamente distribuiti tra maschi e femmine. Per quanto riguarda i social del bacino Meta (Facebook, Instagram, Whatsapp), la maggior parte di fruitori (28,5%) si concentra nella fascia demografica 25-34 anni, a seguire 18-24 anni (21%), 35-44 (19%) e 45-54 (14,5%). Il 24% degli utenti usa i social per cercare cose da fare o da acquistare, il 12% per restare informato sui contenuti di brand specifici e l’11,5% per seguire influencer. Relativamente ai brand, va rilevato che il 21% degli austriaci segue sui social le aziende dalle quali acquista e, oltre a fare ricerche generiche sui motori di ricerca, per ricavare informazioni utili sfrutta anche siti di domande e risposte come Quora e forum online.
Le piattaforme social più utilizzate nell’arco di un mese sono Facebook (65% dei socialnauti) e Instagram (53,5%), a seguire Pinterest (29,5%) e TikTok (21%). Di seguito alcuni dati utili:
- Facebook. Gli utenti sono 3,3 milioni, 51% donne e 49% uomini. Le donne sono le più attive, con 13 like al mese (contro gli 8 dei maschi), 4 commenti (3 i maschi), e 18 click su pubblicità (14 i maschi).
- YouTube. Con 7,37 milioni di utenti e un tasso di crescita annuale del 2,2% si conferma una piattaforma non solo molto gradita dagli austriaci, ma anche la più “affollata”. Le principali ricerche riguardano musica e contenuti per/con bambini.
- Instagram. Conta 3,15 milioni di utenti e una crescita annua del 5%, con una lieve preponderanza di donne (52%) rispetto agli uomini (48%).
- Pinterest. Ha 1,67 milioni di frequentatori, principalmente donne (79%).
- TikTok. Ha 1,75 milioni, di cui 54% donne e 46% uomini.
E-commerce
Settimanalmente il 39% degli internauti austriaci finalizza un acquisto di un prodotto o servizio. Questo si traduce in 6,4 milioni di acquirenti (in crescita del 3,5% su base annua), che spendono pro capite l’equivalente di 1.880 dollari all’anno, per un giro d’affari complessivo di 12,4 miliardi di dollari (+15,5% anno su anno). Tra questi, notiamo che quasi il 15% fa la spesa di generi alimentari e l’11,5% acquista prodotti di seconda mano. Le motivazioni che spingono a comprare via e-commerce sono illustrate nella tabella seguente, dalla quale emerge come i punti fondamentali siano la consegna gratuita, sconti e coupon e la facilità di resa.
[Dati GWI per HootSuite 2022]
Venendo ora alle categorie d’acquisto in base al volume economico su rilevazione annua, al primo posto si situa il comparto moda con 4,25 miliardi di dollari (+15% rispetto all’anno precedente) e a seguire: elettronica (3,30 miliardi e +22%), arredo (1,50 miliardi e +2,5%), prodotti per la cura della persona e della casa (1,20 miliardi e + 18,5%), giochi e hobbistica (845 milioni e +16%), generi alimentari (298 milioni e +22,5%) e bevande (258 milioni e +22%). Per quanto riguarda invece le piattaforme per l’acquisto, notiamo che gli austriaci prediligono Amazon, seguito da Nike, MediaMarkt, Ikea e eBay.
Orientare il marketing
Un’efficace campagna di marketing può senz’altro tenere conto dell’interesse degli austriaci per i contenuti video (YouTube), puntando su un’offerta di tutorial o recensioni dei propri prodotti, ad esempio avvalendosi di una collaborazione con influencer. Da non sottovalutare anche i passaggi pubblicitari su piattaforme di contenuti musicali. L’austriaco è un popolo che tende a informarsi, sia direttamente sui profili social dell’azienda, che frequentando forum online, pertanto una presenza in ottica pro-cliente (customer journey, funnel di vendita, assistenza etc.), principalmente su Facebook e Instagram, e un costante monitoraggio di siti come Quora e simili può portare a intercettare meglio bisogni e aspettative. I marketplace sui quali insistere restano Amazon e eBay (quest’ultimo soprattutto per i prodotti di seconda mano), ma anche MediaMarkt. Osservando le categorie di prodotto più in crescita nell’e-commerce, le aziende che operano nei settori elettronica e food&beverage possono sfruttare il trend molto positivo attualmente in atto. Visto inoltre il giro d’affari mosso nel settore moda, nel quale il made in Italy eccelle a livello mondiale, questo è senz’altro un comparto da spingere via web in Austria. Particolarmente apprezzati sono i classici sconti e buoni acquisto online, che si confermano dunque come ottimi strumenti per consolidare ed eventualmente allargare la base clienti.