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H

s.m. e f.inv. 1. (nelluso comune) → cracker 2. Programmatore particolarmente abile, in grado di inserirsi su sistemi informatici forzandone le protezioni, perlopiù per divertimento o per apprendere, ma senza fare danni [ingl., der. di (to) hack «aprirsi un varco, tagliare»].

s.m. → pirateria informatica [der. di hacker].

s.m.inv. → pirateria informatica [ingl., der. di (to) hack «aprirsi un varco, tagliare»].

s.m.inv. Menu utilizzato in prevalenza per i siti mobile, rappresentato da un simbolo costituito da tre trattini orizzontali che, se cliccato, apre una tendina con le varie voci; ha come pregio di occupare un ingombro minimo, ideale per la visualizzazione su cellulare [ingl., dal ted. Hamburger «amburghese, abitante di Amburgo», per il significato comune di «medaglione di carne tritata»].

s.m.inv. Tecnica che permette a due dispositivi elettronici di comunicare e trasferirsi dati (ad esempio, PC e server) [ingl., propr. «stretta di mano»].

s.m.inv. Programma di proprietà di Google® che consiste in uno spazio virtuale per la condivisione di video, gallery, file e chat con i vari partecipanti, per mezzo di microfono e webcam [ingl., propr. «luogo di ritrovo»].

loc.s.m.inv. Supporto magnetico inserito stabilmente nei calcolatori, per la memorizzazione di programmi e dati Sin disco fisso [ingl., propr. «disco rigido»].

s.f.pl. Competenze tecniche e professionali acquisite nelle varie esperienze di studio e lavoro Contr soft-skills [ingl., comp. di hard «duro» e skills, pl. di skill «competenza»].

s.m.inv. Insieme dei componenti materiali, meccanici, elettrici ed elettronici, comprese le periferiche, che identificano un computer, come la tastiera, lo schermo, la stampante ecc. (sigla HW) [ingl., propr. «materiale duro, rigido»].

s.m.inv. Parola o insieme di parole scritte attaccate, precedute dal simbolo (#), che su alcuni social network serve a etichettare contenuti relativi a un determinato argomento di interesse comune, per renderli rintracciabili dagli altri utenti [ingl., comp. di hash «cancelletto» e tag (vd.)].

s.m. e f.inv. Utente perlopiù anonimo o finto che pubblica post violenti e offensivi in risposta a discussioni online, dimostrando disprezzo e provocazione e criticando a oltranza le azioni, i comportamenti, l’aspetto fisico ecc. di persone anche famose, in una sorta di bullismo virtuale che finisce per trascinare anche gli altri utenti; esistono vere e proprie organizzazioni di haters che usano questo strumento per influenzare l’opinione pubblica e dirigerla verso gli obiettivi desiderati [ingl., der. di hate «odio»].

s.m.inv. Intestazione di un messaggio di posta elettronica, che contiene il mittente, il destinatario, il giorno, l’ora di invio ecc., necessaria all’instradamento fra i vari server [ingl., der. di head «testa»].

loc.s.m.inv. Etichetta del codice HTML con numero progressivo (h1, h2 ecc.) con cui vengono numerati i paragrafi di una pagina web in ordine di importanza; coincide con titolo, sottotitolo ecc. e contiene le parole chiave principali, affinché il motore di ricerca capisca l’argomento del testo e indicizzi la pagina di conseguenza [ingl., comp. di heading, der. di (to) head «testa» e tag (vd.)].

s.m.inv. Testo iniziale di un annuncio pubblicitario che sintetizza il tema principale della campagna e viene messo in risalto per colpire maggiormente l’attenzione del pubblico ed essere memorizzato [ingl., comp. di head «testa» e line «linea»].

s.m.inv. Funzione di un software che fornisce informazioni sul funzionamento del programma [ingl., propr. «aiuto»].

loc.s.m.inv. Assistenza tecnica rivolta a un utente che richiede informazioni sui prodotti che desidera acquistare online [ingl., comp. di help «aiuto» e desk «scrivania»].

loc.s.m.inv. Testo visibile per i motori di ricerca, ma nascosto agli utenti, usato principalmente per inserire le parole chiave nel testo, senza appesantire il contenuto; molti motori di ricerca ignorano o penalizzano questa pratica [ingl., comp. di hidden «nascosto» e text «testo»].

loc.s.m.inv. Elevato grado di interazione personale del pubblico con gli addetti alla vendita di uno store [ingl., comp. di high «alto» e touch «contatto»].

s.m.inv. Oggetto, immagine o testo inserito in una pagina web; per ogni pagina web l’utente ha accesso a decine di hit diversi, a seconda di come è stata costruita la pagina [ingl., propr. «colpo»].

s.m.inv. Notizia falsa inviata via mail in spam per allarmare circa la presenza di pericolosi virus in rete [ingl., propr. «bufala»].

s.f.inv. → home page [ingl., accorc. di home page].

loc.s.m.inv. Servizio offerto da un istituto bancario, che consente di effettuare dal proprio conto corrente bonifici, spostamenti di denaro, investimenti, pagamenti ecc. utilizzando il proprio terminale oppure facendosi aiutare da operatori telefonici Sin e-bank, e-banking, internet banking, remote banking [ingl. «attività bancaria in casa»].

loc.s.m.inv. Personal computer piccolo ed economico, con basse prestazioni [ingl., propr. «computer da casa»].

loc.s.f.inv. Pagina di presentazione di un sito da cui parte la navigazione Sin home [ingl., propr. «pagina principale»].

s.m.inv. 1. Calcolatore principale di un sistema di calcolatori e terminali collegati tra loro che ospita risorse e servizi disponibili ad altri sistemi Sin host computer 2.hosting [ingl., propr. accorc. di host computer (vd.) e di hosting (vd.)].

loc.s.m.inv. → host [ingl., comp. di host «ospite» e computer (vd.)].

loc.s.m.inv. → nome di dominio [ingl., comp. di host «ospite» e name «nome»].

s.m.inv. Disponibilità di spazio web gratuito per il salvataggio di file personali o per la creazione di un sito da mettere in rete Sin host [ingl., der. di (to) host «ospitare»].

loc.s.m.inv. Luogo dov’è possibile connettersi wi-fi a internet [ingl., propr. «punto caldo»].

s.f.inv. Combinazione di tasti che consente il rapido avvio di un programma o di una funzione [ingl., comp. di hot «caldo» e key «chiave»].

s.m.inv. Servizio che consiste nell’ospitare presso un provider un computer server del cliente che ospita un sito web [ingl., der di house «casa»].

sigla ingl. Hypertext Markup Language, Linguaggio di Marcatura per Ipertesto; codice di programmazione standard per la creazione di pagine web.

sigla ingl. Hypertext Transport Protocol, Protocollo per il Trasferimento di un Ipertesto; protocollo web standard di comunicazione tra server che permette ai browser di visualizzare siti scritti in linguaggio HTML.

sigla ingl. Secure Hypertext Transfer Protocol, Protocollo Sicuro per il Trasferimento di Ipertesti; protocollo web che cifra e decifra le richieste del browser e consente una comunicazione sicura tra client e server; in passato, si utilizzava solo nelle pagine di pagamento degli acquisti online per proteggere i dati sensibili, mentre oggi è praticamente obbligatorio per tutti i siti che altrimenti vengono penalizzati nella search o bloccati dai browser.

s.m.inv. 1. Nella logistica, grande punto centrale di raccolta e smistamento delle merci, da cui partono per raggiungere snodi più piccoli e periferici. 2. Dispositivo che raccoglie i dati provenienti da diversi computer collegati in rete e li invia a un server, a una periferica, a un modem ecc. 3. Dispositivo fornito di più porte che permette a più dispositivi di collegarsi a un unico accesso (ad esempio, per collegare più periferiche a un’unica porta USB) [ingl., propr. «mozzo di ruota; snodo»].

sigla ingl. hardware.

s.m.inv. → link.

 

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