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R

sigla ingl. Random Access Memory, Memoria ad Accesso Casuale; la memoria operativa in cui vengono caricati i dati e i programmi che vengono elaborati dal processore Sin memoria ad accesso casuale, memoria centrale, memoria primaria.

s.m.inv. → ranking [ingl., der. di (to) rank «classificare»].

s.m.inv. Posizione occupata da un sito tra i risultati naturali della SERP di un motore di ricerca per una parola o frase chiave, stabilita dall’algoritmo del motore in base a vari parametri Sin posizionamento, rank [ingl., der. di (to) rank «classificare»].

s.m.inv. 1. Indice di valutazione di un sito web, che tiene conto di diversi fattori tra cui il traffico, il posizionamento sul motore, i feedback, la velocità e l’usabilità. 2. Valutazione della solvibilità, e quindi all’affidabilità di una società, espressa da un soggetto esterno e indipendente [ingl., der. di (to) rate «valutare»].

loc.s.m.inv. Dati grezzi raccolti e salvati senza essere formattati, analizzati o modificati [ingl., propr. «dati grezzi»].

sigla Richiesta Di Acquisto; documento con il quale un’azienda invia alla direzione acquisti la richiesta per iniziare le attività di approvvigionamento di un prodotto o servizio.

s.f.inv. Numero di utenti che ha visualizzato un post, un tweet, una foto o un video su un social, calcolato solo una volta (e non ogni volta che l’oggetto è stato visualizzato anche da più dispositivi) [ingl., propr. «portata»].

loc.s.m.inv. Nel digital marketing, pratica pubblicitaria che consiste nell’acquisto e nella vendita in tempo reale, tramite aste online, delle impression visualizzate da un utente sul proprio browser: le informazioni circa l’utente che ha visualizzato l’annuncio e la pagina dell’annuncio stesso vengono trasmesse a un software che mette all’asta tali informazioni e le vende all’inserzionista disposto a pagare di più (sigla RTB) [ingl. «offerte in tempo reale»].

loc.s.f. Realtà fisica percepita attraverso elementi come visori, sensori, auricolari che aggiungono informazioni multimediali a ciò che si avverte normalmente con i sensi (sigla AR) Sin augmented reality.

loc.s.f. Realtà simulata con cui si può interagire attraverso determinati dispositivi (ad esempio, i videogiochi) o addirittura trovarsi completamente immersi in essa per mezzo di caschi e visori senza realmente muoversi o agire nella realtà (sigla VR).

s.m.inv. Riavvio di un computer [ingl., propr. «riavvio»].

s.m.inv. Sequenza di informazioni considerata come un solo elemento, all’interno di un database [ingl., da (to) record «annotare»].

s.m.inv. Insieme delle procedure di correzione di un errore per ripristinare il funzionamento di un sistema [ingl., propr. «ripristino»].

s.m. e f.inv. Figura professionale responsabile del processo di ricerca del personale, che si occupa di valutare e selezionare i candidati per una determinata posizione lavorativa [ingl., propr. «selezionatore»].

s.f.inv. Risultato in visite, vendite, iscrizioni ecc. ottenuto per mezzo di un’azione di marketing (ad esempio, newsletter, link sponsorizzati ecc.), definito in valore assoluto o in percentuale [ingl., propr. «recupero, ritorno»].

s.m.inv. Operazione con cui viene automaticamente dirottato un visitatore da una pagina a un’altra, utilizzata per sostituire pagine vecchie ben posizionate nei motori di ricerca, con pagine nuove che le sostituiscono, o per indirizzare un nome di dominio verso un altro quando si possiedono più domini per lo stesso sito [ingl. «reindirizzamento»].

s.m.inv. Ciascun sito (principalmente blog, forum o siti affiliati) che indirizza i visitatori verso un altro sito web, generando così una visita [ingl., propr. «rinvio»].

s.m.inv. 1. Aggiornamento a intervalli regolari dei dati a video che avviene in automatico tramite di un particolare programma. 2. Esecuzione di un comando con cui viene aggiornata la vista di una pagina web; di solito nella barra del browser il comando è rappresentato da una freccina circolare [ingl., propr. «aggiornamento»].

s.f. 1. Trasferimento di dati da un supporto a un altro. 2. Operazione con cui si lasciano i propri dati personali per creare l’account su un sito.

loc.s.m.inv. Gestione dei rapporti e delle interazioni che un’azienda ha con i clienti attuali e potenziali [ingl., comp. di relationship «relazione» e management, propr. «gestione»].

loc.s.f.inv. Costruzione di un sito progettata per fidelizzare il cliente [ingl., comp. di relationship «relazione» e retailing (vd.)].

s.f.inv. Nuova versione di un software o di un dispositivo hardware [ingl., da (to) release «rilasciare»].

s.f.inv. Misura di quanto strettamente il titolo di un annuncio PPC, la descrizione e le parole chiave sono correlate alla query di ricerca e alle aspettative del ricercatore [ingl., propr. «attinenza»].

s.f.inv. Grado di affidabilità, buon funzionamento e precisione di un elaboratore [ingl., propr. «affidabilità»].

s.m.inv. [ingl., da (to) remail «spedire mail»] Un remailer è un servizio o un software che permette di inviare email anonime. La sua funzione principale è di nascondere l'identità del mittente originale, rendendolo irrintracciabile. Questo è particolarmente utile per proteggere la privacy degli utenti in situazioni dove l'anonimato è fondamentale.

Come funziona un Remailer?

Tipologie di Remailers

Esistono diverse tipologie di remailers, ognuna con caratteristiche specifiche:

  • Remailer Anonimo: Nasconde l'identità dell'utente senza aggiungere ulteriori funzioni.
  • Remailer con Crittografia: Offre un livello di sicurezza superiore, criptando i messaggi per proteggerli durante il transito.
  • Remailer Mixmaster: Utilizza una rete di server per mescolare i messaggi, rendendo quasi impossibile tracciare il percorso dell'email.

Il processo di Inoltro

Quando un utente invia un'email tramite un remailer, il servizio rimuove tutte le informazioni che potrebbero identificare il mittente originale. Dopodiché, l'email viene inoltrata al destinatario finale. Questo processo assicura che la tracciabilità del mittente sia fortemente ridotta, se non annullata.

Perché utilizzare un Remailer?

L'uso di un remailer è spesso legato a questioni di privacy e sicurezza. È uno strumento essenziale per:

  • Giornalisti che lavorano su temi sensibili.
  • Attivisti in contesti politici o sociali rischiosi.
  • Individui che desiderano mantenere l'anonimato per motivi personali.

Considerazioni Legali ed Etiche

Mentre i remailers offrono significativi vantaggi in termini di privacy, è importante considerare gli aspetti legali ed etici del loro utilizzo. In alcuni contesti, l'invio di email anonime può essere regolamentato o addirittura proibito.

Il remailer è uno strumento potente per la protezione della privacy online. Fornisce un livello di anonimato e sicurezza che è difficile da raggiungere con i metodi tradizionali di comunicazione. Tuttavia, è fondamentale utilizzarlo in modo responsabile e nel rispetto delle leggi vigenti.

s.m.inv. retargeting [ingl., comp. di re- «di nuovo» e marketing (vd.)].

loc.s.m.inv. → home banking [ingl. «attività bancaria a distanza»].

agg. Collegato telematicamente a un sistema centrale informatico.

s.m.inv. Rappresentazione grafica di dati in tabelle o schemi che possono essere analizzati, interpretati o modificati nel tempo [ingl., propr. «rapporto»].

s.f.inv. Considerazione di cui gode un brand o un’azienda verso clienti, fornitori, dipendenti ecc., sia online che offline [ingl., propr. «reputazione»].

s.m. e f.inv. Soggetto che rivende online prodotti spesso esclusivi e in edizione limitata, a prezzi molto più alti rispetto a quelli con cui avevano effettuato l’acquisto [ingl., propr. «rivenditore»].

s.m.inv. Operazione con cui si riporta un sistema elettronico al suo stato iniziale, interrompendo i programmi attivi e annullando le impostazioni date Sin resettaggio [ingl., propr. «ripristino»].

s.m. → reset [der. di reset (vd.)].

v.tr. Eseguire un’operazione con cui si riporta un sistema elettronico al suo stato iniziale, interrompendo i programmi attivi e annullando le impostazioni date [der. di reset (vd.)].

agg., s.m. e f. Di programma memorizzato nella memoria centrale dell’elaboratore.

s.m.inv. Di sito web ottimizzato per essere visualizzato su qualunque tipo di dispositivo (ad esempio, PC, tablet, smartphone, smart TV ecc.) [ingl., propr. «reattivo»].

s.m.inv. Rinnovamento del layout di un sito, di una piattaforma online, di un negozio fisico ecc [ingl., propr. «riammodernamento»].

s.m.inv. Insieme delle attività relative alla vendita al dettaglio di prodotti al consumatore finale, sia online che offline [ingl., da (to) retail «vendere al dettaglio»].

loc.s.m. e f.inv. Responsabile della strategia di gestione del mercato target affinché il proprio brand rimanga competitivo [ingl., comp. di retail (vd.) e manager (vd)].

loc.s.m.inv. Vasta area costruita spesso in prossimità di snodi autostradali, dal design caratteristico, dove operano diverse strutture di vendita contigue ma indipendenti dal punto di vista operativo, che includono vari esercizi commerciali specializzati (no-food) di diverse dimensioni (ad esempio, Settimo Cielo Retail Park, Serravalle Retail Park, Parco Da Vinci) [ingl., comp. di retail (vd.) e park «parco»].

s.m. e f.inv. 1. Venditore al dettaglio di prodotti al consumatore finale. 2. e-retailer [ingl., der. di (to) retail «vendere al dettaglio»].

s.m.inv. Distribuzione commerciale al dettaglio, sia online che offline [ingl., der. di (to) retail «vendere al dettaglio»].

s.m.inv. Forma di pubblicità online basata sui cookies, che ripropone agli utenti, durante la navigazione in internet, annunci relativi a un prodotto a cui si sono mostrati interessati in precedenza, per indurli ad acquistarlo Sin remarketing [ingl., comp. di re- «di nuovo» e targeting (vd.)].

s.f. 1. Collegamento fra calcolatori effettuato tramite cavi, telefono o via satellite, utilizzato per trasmettere dati o programmi, per accedere a sistemi di calcolo, per poter gestire risorse collocate in luoghi diversi ecc. 2. Sistema integrato che ne deriva: lavorare in r. 3.internet.

loc.s.f. Rete di proprietà Google®, che contiene oltre un milione di siti su cui possono venir pubblicati gli annunci a pagamento, quando le parole chiave selezionate per l’annuncio sono correlate al contenuto dei siti [comp. di rete e dell’ingl. (to) display «visualizzare»].

loc.s.m.inv. Nell’e-commerce, tasso che misura il numero totale dei prodotti resi, completi e parziali, diviso per il numero totale degli ordini andati a buon fine [ingl. «tasso di ritorno»].

s.m.inv. Tweet di un utente condiviso da un altro utente perché ritenuto interessante o divertente [ingl. «tweet condiviso»].

v.tr., var. ritwittare.

loc.s.f.inv. Sin revshare [ingl., comp. di revenue «entrata» e sharing «condivisione»] 

Il revenue sharing, o condivisione dei guadagni, è un modello di business in cui i ricavi generati da un'attività, un progetto o un prodotto vengono distribuiti tra diverse parti interessate secondo una percentuale o una formula prestabilita.

La Meccanica del Revenue Sharing

Questo modello si basa su un semplice principio: le entrate generate da un'iniziativa comune vengono divise tra i partner o collaboratori. Questa suddivisione può avvenire in base a vari criteri, come il volume di vendite, il numero di click o le conversioni generate.

Perché il Revenue Sharing è Importante?

Collaborazione e crescita mutua

Il revenue sharing crea un ambiente in cui tutti i partner hanno un interesse comune nel successo dell'iniziativa. Questo modello incentiva la collaborazione, l'innovazione e spinge i partner a investire risorse e sforzi per ottimizzare i risultati.

Diversificazione e riduzione del rischio

In un modello di revenue sharing, il rischio finanziario viene suddiviso tra più entità. Questo permette una maggiore diversificazione e una riduzione del rischio per ogni singolo partner, rendendo l'investimento meno oneroso e più accessibile.

Modelli di Revenue Sharing nel dettaglio

Esempi Pratici e Applicazioni

  1. nel Marketing di Affiliazione: Qui, i creatori di contenuti guadagnano una percentuale dei ricavi generati dai link di affiliazione inseriti nei loro contenuti.
  2. nel Sviluppo di Software e Videogiochi: Gli sviluppatori condividono i profitti generati dalle vendite dei loro prodotti.
  3. nei Media e nell'Editoria Online: I giornalisti o i blogger possono ricevere una parte dei ricavi pubblicitari generati dai loro articoli.
  4. nelle Joint Ventures: Due o più aziende collaborano su un progetto e dividono i guadagni generati.

Vantaggi Specifici del Modello

Il revenue sharing offre diversi vantaggi specifici:

  • Monetizzazione Efficiente: Consente ai creatori di contenuti di monetizzare il loro lavoro senza dover investire in una struttura di vendita.
  • Flessibilità e Adattabilità: Il modello può essere personalizzato in base alle esigenze specifiche di un progetto o di una partnership.
  • Incentivazione alla Qualità: Promuove la creazione di contenuti di alta qualità, dato che maggiori sono i guadagni, maggiore è la quota di revenue sharing.

Il revenue sharing si sta rivelando una strategia vincente in numerosi settori. È una soluzione efficace per gestire e incentivare collaborazioni in un ambiente digitale in rapida evoluzione. Per le aziende e gli individui che cercano di massimizzare i loro guadagni riducendo al contempo i rischi, il revenue sharing offre un modello flessibile e scalabile.

 

loc.s.m.inv. Processo per determinare un nome di dominio, oppure l’host associato a un indirizzo IP [ingl., comp. di reverse «contrario» e DNS (vd.)].

loc.s.f.inv. Processo con cui si cerca di tenere sotto controllo l’efficienza dei prodotti (comprese le materie prime e i semilavorati di cui sono fatti) seguendoli dal momento del consumo alla fine del loro ciclo di vita, allo scopo di recuperarne il valore quando possibile e di smaltirli correttamente [ingl., comp. di reverse «contrario» e logistic «logistica»].

s.f.inv. → revenue sharing [ingl., contrazione di revenue sharing (vd.)].

loc.s.f. Ricerca effettuata su un motore di ricerca, utilizzando parole chiave, il cui risultato viene compreso nell’indice naturale del motore, e non tra gli annunci a pagamento Sin organic search.

loc.s.m.inv. Forma di comunicazione online che utilizza elementi multimediali dinamici e solitamente volti all’interazione con l’utente (ad esempio, gli streaming video che si attivano all’ingresso di un utente su una pagina web) [ingl., comp. di rich «ricco» e media «canali di comunicazione»].

loc.s.m. Tecnica d’intelligenza artificiale che permette d’identificare una persona a partire da una o più immagini che la ritraggono (ad esempio, si può usare per sbloccare il cellulare oppure per riconoscere i clienti che tornano a fare acquisti in uno store).

loc.s.m. Funzione che consente a un PC, a uno smartphone, a un assistente vocale ecc. di ricevere comandi vocali, o di scrivere sotto dettatura.

v.tr. 1. Formattare nuovamente un CD, un DVD o un altro supporto di memoria, cancellandone i dati contenuti. 2. Modificare la grafica di un documento creato con un programma di videoscrittura.

s.f.inv. 1. Colonna di destra di una pagina web. 2. Nella SERP di un motore di ricerca, la colonna di destra che contiene gli annunci sponsorizzati «contrario» [ingl., comp. di right «giusto» e rail «binario»].

agg. Di supporto informatico, che può essere sovrascritto più volte per immagazzinare dati.

s.f. Ciascuno degli elementi di un sistema informatico (ad esempio, l’unità centrale, le memorie, le periferiche).

s.m.pl. Insieme dei record che compaiono dopo l’interrogazione del motore di ricerca, divisi in risultati naturali o a pagamento.

loc.s.m.pl. Annunci sponsorizzati che compaiono digitando nel motore di ricerca una determinata parola o frase chiave; di solito vengono pubblicati all’inizio della pagina o sulla destra rispetto alla SERP.

loc.s.m.pl. Posizioni raggiunte da un sito web, blog o pagina nell’indice di un motore di ricerca Sin risultati organici.

v. tr. Condividere un tweet pubblicato da un altro utente su Twitter® Var retwittare [der. di tweet (vd.)].

v.tr. Registrare il contenuto di una memoria su un supporto esterno.

s.m.inv. Accordo tra società di telefonia mobile, che consente a un utente di una società di utilizzare la rete di un’altra quando si trova all’estero [ingl., der. di (to) roam «vagare»].

s.m.inv. 1.bot. 2.crawler [ingl., propr. «automa»].

s.m.inv. File di testo presente nella directory principale di un sito web che viene utilizzato per indirizzare l’attività dei crawler dei motori di ricerca e segnala le porzioni del sito che devono o meno esservi sottoposte; serve a escludere cartelle o file che non devono essere indicizzati restando riservati [ingl., comp. del pl. di robot (vd.) con estensione .txt «testo»].

sigla ingl. Return On Investment, Ritorno degli Investimenti; indice della resa dei capitali investiti in ambito marketing, che si ottiene dividendo gli obiettivi raggiunti (ad esempio, vendite effettuate, registrazioni al sito o alla newsletter, like ecc.) per il denaro investito.

sigla ingl. Read Only Memory, Memoria di Sola Lettura; memoria di un dispositivo elettronico che contiene le informazioni necessarie al funzionamento dell’intero sistema e che non vengono perse con lo spegnimento.

s.f.inv. → chat room [ingl., accorc. di chat room (vd.)].

sigla ingl. Research Online Purchase Offline, Ricerca Online, Acquisto Offline; espressione con cui si descrive l’abitudine di informarsi su internet prima di completare l’acquisto in un negozio fisico, e che sottolinea l’importanza di utilizzare il web per promuovere gli acquisti nel mondo reale.

s.m.inv. Dispositivo che collega più reti e stabilisce che percorso far compiere ai dati basandosi sulle condizioni e sulla distanza delle reti a cui è connesso [ingl., der. di rout «rotta»].

s.f.inv. Insieme delle istruzioni informatiche necessarie a eseguire un’operazione frequente [ingl., propr. «abitudine»].

sigla ingl. Rich Site Summary; formato per la distribuzione di contenuti, strutturato per contenere notizie, ciascuna delle quali composta da vari campi (ad esempio, il nome dell’autore, il titolo, il testo ecc.); il format predefinito consente di presentare le notizie in un formato omogeneo.

sigla ingl. → real time bidding.

s.m.inv. Comando con il quale si dà l’avvio a una procedura informatica [ingl., da (to) run «eseguire»].


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