I tre leader di mercato generano vendite superiori a un trilione di yen giapponesi e hanno ampliato la loro base di utenti attivi mensili, offrendo una gamma di prodotti e servizi al di fuori del commercio business-to-consumer (B2C), raggiungendo oltre il 40% degli utenti online con i loro marchi. Ciò include i servizi di internet banking di Rakuten, i servizi di distribuzione video di Amazon e la piattaforma di aste di Yahoo.
Gli e-commerce più popolari in Giappone a partire da novembre 2020
Secondo un sondaggio condotto in Giappone nel 2020, il sito e-commerce più popolare tra i consumatori è stato Rakuten Ichiba. Con oltre il 41% di preferenze, la piattaforma generalista giapponese è stata infatti decretata come principale canale di acquisto online. Al secondo posto si trova il Marketplace di Amazon, con più di un acquirente online su tre che ordina sulla piattaforma dell'azienda americana. Yahoo Shopping, invece, si attesta al 13% di preferenze.

Fig.1 Siti e-commerce più popolari in Giappone a partire da novembre 2020 - Fonte: ecommerce DB Country Reports - Statista
L’app Mercari per la vendita di beni di seconda mano
Mentre le tre principali società di e-commerce sopra citate stanno dominando il mercato B2C, le tendenze dei consumatori nel mercato C2C - consumer-to-consumer - offrono alle startup un'opportunità di crescita. Integrando semplici interfacce utente su applicazioni per smartphone, gli operatori delle piattaforme C2C forniscono ai consumatori un canale efficiente per vendere beni di seconda mano. Aziende come Mercari Inc. sono così emerse come alternative popolari ai Marketplace di Rakuten e Yahoo. La società di e-commerce giapponese è entrata con successo nel mercato C2C nipponico e statunitense attraverso la sua app mobile Mercari, applicazione nata per il mercatino delle pulci in Giappone e che ha registrato milioni di utenti attivi mensilmente nei primi anni dopo il suo lancio.
Svantaggi e vantaggi dello shopping online in Giappone
La principale insoddisfazione degli acquirenti online giapponesi con i siti web Direct-to-consumer (D2C) è stata l'elevata tariffa di spedizione degli ordini, come rivelato in un sondaggio condotto da Neo Marketing Inc. nel 2020. Infatti, il 53% degli intervistati è risultato insoddisfatto delle spese di spedizione dei negozi online del produttore. Circa il 49% degli intervistati ha, invece, indicato la difficoltà nella stima delle dimensioni reali dei prodotti, mentre il 39,4% sottolinea l’incognita rispetto a texture, odore e colori reali. Anche altri aspetti legati alla logistica, come i processi di spedizione lenti, sono stati indicati dagli intervistati come punti di debolezza dello shopping online D2C.

Fig. 2 Le principali insoddisfazioni degli acquisti sui siti Web Direct-to-Consumer in Giappone a partire da ottobre 2020 - Fonte: ecommerce DB Country Reports - Statista
Dai dati emerge, inoltre, che la maggior parte degli intervistati ha indicato come problema importante l’impossibilità di esaminare il prodotto reale. Collegato a questo è la non corrispondenza delle merci acquistate rispetto alle immagini raffigurate sui siti web, come segnalato da circa il 26,7% degli intervistati.
Lo shopping online presenta comunque anche vantaggi. Il principale è che le merci possono essere ordinate in qualsiasi momento e vengono consegnate in breve tempo, come affermato da oltre il 71% degli intervistati in un sondaggio condotto da CAA nel marzo 2021. In modo simile, circa la metà dei consumatori ha dichiarato che una delle ragioni principali per fare acquisti online è che le merci pesanti vengono consegnate sulla soglia di ingresso. Il terzo motivo è la possibilità di confrontare la qualità e i prezzi di diversi articoli prima di procedere con l’acquisto. Segue poi la facilità di acquisto, che viene fatto senza uscire di casa e senza avere contatti con altre persone, aspetti che trovano d’accordo circa il 50% degli intervistati, a maggior ragione in questo periodo di pandemia.

Fig. 3 Principali motivi per lo shopping online in Giappone a partire da marzo 2021 - Fonte: ecommerce DB Country Reports - Statista
Fonte: ecommerce DB Country Reports - Statista