L’e-commerce in Cina: dati e tendenze

La Cina è la nuova frontiera per le esportazioni e per l’e-commerce. Un mercato gigantesco dove i consumatori sono abituati a comprare pagando con un click dal cellulare, sempre più online che offline.

12 ottobre 2020

La Cina è la nuova frontiera per le esportazioni e per l’e-commerce. Un mercato gigantesco dove i consumatori sono abituati a comprare pagando con un click dal cellulare, sempre più online che offline.

Tutti numeri del mercato cinese

La Cina rappresenta un mercato immenso per l’e-commerce e per l’export made in Italy. La popolazione cinese è composta da 1,44 miliardi di persone, pari a circa il 19,5% della popolazione mondiale. La Cina è dunque il Paese più popolato al mondo, e si prevede che nel 2024 raggiungerà un tasso di urbanizzazione del 65% (Fonte Statista). In Cina sono presenti ben 260 città con oltre un milione di abitanti (negli USA le città di queste dimensioni sono 10 e nell’UE, compresa Russia e Turchia sono 33).

La crescita della popolazione non è solo demografica, ma riguarda anche il potenziale di spesa. La Cina è infatti il Paese che prevede per il 2021 un aumento della popolazione benestante pari al 32,8%. Parliamo di 70 milioni di persone che effettuano acquisti, per la maggior parte online. Per capire il potenziale di questo Paese basta confrontarlo con gli USA, dove i nuovi benestanti saranno circa 17 milioni nel 2021, o con l’India, la prima tra i Paesi emergenti che raggiungerà il 34 milioni (fonte: Esportare la Dolce Vita 2016 – Centro studi Confindustria).

La penetrazione di Internet in Cina dovrebbe attestarsi intorno al 75,5% nel 2024. Si prevede che nel 2024 le entrate dell'e-commerce in Cina ammonteranno a 1.556,23 miliardi di dollari.

La quota di entrate e-commerce per il Fashion nel 2020 dovrebbe attestarsi intorno al 21,4%, per l’elettronica al 17,9%, per Food e personal care al 17,5%, per Hobby, giocattoli e fai da te 23,3%.

Anche il lockdown in Cina ha cambiato le abitudini dei consumatori. Si è registrata un 'impennata dei consumi degli alimenti freschi acquistati online. Nel primo trimestre 2020, l'aumento delle vendite del settore alimentare online è stato pari a +32,7%. Il lockdown ha inciso anche sulla tendenza dei consumatori  a dare maggior importanza alla qualità del cibo per migliorare il proprio benessere. A seguito delle misure di prevenzione, l’acquisto di cibi freschi ha trascinato anche tutti gli altri acquisti online, incidendo significativamente sui consumi.

La continua trasformazione digitale e logistica della Cina, grazie a una rete distributiva in continuo miglioramento, ha consentito ad Alibaba di garantire in alcune aree urbane di prima fascia consegne in 30 minuti, incidendo ulteriormente sull’aumento degli acquisti digitali.

I nuovi trend

I consumatori cinesi sono per la maggior parte giovani e abituati a usare le nuove tecnologie. L’evoluzione tecnologica in Cina ha praticamente saltato un gradino, passando direttamente all’uso dello smartphone e della moneta digitale. Il desktop, i tablet, le carte di credito non hanno praticamente mai fatto parte della vita dei giovani cinesi. I computer in Cina si usano quasi esclusivamente nei luoghi di lavoro, e tutto ciò che è intrattenimento, shopping, vita sociale, lifestyle passa attraverso lo smartphone che è parte integrante e imprescindibile della vita delle persone.

Nella quotidianità, lo smartphone domina ogni momento della vita dei consumatori cinesi, dall’uso del bike sharing gestito tramite app sul telefono, al pagamento dell’elemosina ai mendicanti, che si sono organizzati con il QR Code, in quanto in Cina il denaro contante è praticamente scomparso, e questo resta l’unico modo per poter incassare qualche moneta.

Il mondo digitale cinese è molto vario e soprattutto molto diverso da quello occidentale. Google, Facebook, Youtube e le altre piattaforme a cui noi siamo abituati in Cina sono censurate. WeChat, che corrisponde all’incirca al nostro WhatsApp, offre molte più funzionalità Social, oltre alla possibilità di effettuare acquisti online, prenotare taxi, effettuare pagamenti e trascorrere del tempo tra giochi, informazioni, intrattenimento musicale ecc.

In Cina, tutto passa attraverso lo smartphone, e anche le tradizionali “Buste Rosse” con cui i cinesi in passato si scambiavano regali in denaro in occasione delle festività, e che oggi sono diventate digitali.

In Cina si usa solo moneta elettronica, e questo può causare a chi non è abituato non poche difficoltà. Se non si ha sul cellulare la app per prenotare e pagare i taxi, si rischia di restare per strada, anche perché per pagare servono i sistemi di pagamento locali, come Wechatpay o Alipay, collegati ai propri conti bancari.

I protagonisti dell’e-commerce in Cina, Tencent, Tmall e JD.com che hanno visto aumentare le richieste di alimenti freschi (frutta e verdura), hanno registrato al contempo anche una crescita esponenziale degli acquisti in generale, compresi quelli dei prodotti stranieri, facilitati dalla politica cinese che favorisce le importazioni dall’estero. Attraverso il cross-border e-commerce, si possono vendere in Cina prodotti stranieri senza dover affrontare la lunga e complessa procedura di autorizzazione presso le competenti autorità locali, obbligatoria invece per l’esportazione e la vendita attraverso i canali tradizionali. Con il cross-border e-commerce il modello operativo si semplifica e per l’impresa italiana non è più necessario avere un importatore/distributore cinese, per vendere ai consumatori di quel Paese, anche se rimane comunque fondamentale avere un partner operativo in loco.

Il social e-commerce in Cina è trascinato dagli influencer, fondamentali per promuovere i prodotti in un mercato dove la concorrenza è impressionante. Anche se i cinesi acquistano quasi tutto online, la quantità di brand e prodotti è così vasta che senza attività di marketing è praticamente impossibile emergere. E in Cina il marketing passa soprattutto dai KOL, influencer specializzati per tutte le nicchie di mercato, a cui i consumatori si affidano per consigli, suggerimenti e con cui comunicano e si interfacciano quotidianamente, stabilendo relazioni non diverse da quelle che hanno con amici a parenti.

A questo panorama, si aggiungono anche i Koc (Key opinion consumers) che creano video-recensioni e messaggi sui loro prodotti preferiti, affiancandosi ai tradizionali influencer. Le strategie di marketing aziendali non potranno non tenerne conto in futuro e dovranno imparare a gestire anche questo touchpoint. Le recensioni sono infatti il primo strumento a cui il consumatore cinese si affida quando acquista online perché la preoccupazione di acquistare beni contraffatti o adulterati è molto presente tra gli utenti.

A questo proposito in Cina si sta attestando sempre più anche il live-streaming e-commerce, che consiste nella produzione di video in diretta, con una grande qualità di immagine e audio, integrati con metodi di pagamento e acquisto online. Durante le dirette, effettuate dai negozi fisici, i consumatori possono intervenire con commenti e domande e fare acquisti in tempo reale. Alibaba, in questa prospettiva, sta cercando ad esempio di formare gli agricoltori cinesi affinché vendano i loro prodotti direttamente dalle loro fattorie, tramite video streaming realizzati attraverso le piattaforme di Taobao.

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