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WeChat: perché è fondamentale in Cina, anche per il B2B

7 giugno 2019
di lettura

Chiunque abbia avuto modo di relazionarsi con la Cina sa bene quanto sia fondamentale WeChat.

La piattaforma conta oltre un miliardo di utenti registrati, è una sorta di App “all in one” che permette agli utenti di:

  • chattare
  • condividere foto e video
  • seguire pagine di interesse
  • eseguire prenotazioni (taxi, ristoranti, ecc…)
  • trasferire soldi ad altri contatti
  • eseguire pagamenti online.

Se i cinesi non possono stare senza smartphone, di certo non possono vivere senza WeChat. E le aziende possono fare a meno di WeChat? La risposta è: No!.

Detto che una corretta strategia marketing in Cina dovrebbe prevedere uno studio del posizionamento del brand sul mercato, del suo target e relativi strumenti (digitali) per raggiungerlo, WeChat è una delle piattaforme “must to have”.

Non solo per le aziende che operano nel B2C, ma anche per quelle che operano nel B2B. Se in Italia siamo abituati a gestire la comunicazione aziendale tramite mail, in Cina si comunica su WeChat. La “super App” viene usata anche per condividere il proprio contatto, rendendo di fatto superfluo l’utilizzo di business card.

Ogni utente registrato ha associato un Qr code: basta eseguire una “scansione” con la App e tutti i dati vengono registrati nella rubrica. L’utilizzo dei Qr code, particolarmente diffuso in Cina, è anche un modo veloce per unire mondo off-line e online. E WeChat lo rende facile e immediato a tutti gli utenti, senza dover ricorrere ad applicazioni terze. Un’arma in più per le aziende in occasione di eventi, attività speciali e fiere.  

Le potenzialità di WeChat vanno però ben oltre. Creando un account ufficiale (ci sono diversi tipi, a seconda che l’azienda abbia una sede legale in Cina o meno), un’azienda può creare un minisito interno a WeChat, funzionale alle esigenze commerciali e di marketing. Per esempio, si possono impostare dei BOT di risposta automatica con articoli multimediali per le domande più frequenti, caricare il proprio catalogo prodotti, oppure manuali di istruzioni.

Una delle funzioni più utilizzata è sicuramente quella della pubblicazione delle “newsletter”. Gli utenti che seguono un determinato account possono restare aggiornati su novità e iniziative dell’azienda attraverso una serie di articoli e contenuti multimediali.

La piattaforma permette di condividere fino a 4 “newsletter” al mese, ognuna delle quali può contenere fino a un massimo di 8 articoli. Materiale che può avere carattere informativo oppure più marcatamente sales.

Come per altre piattaforme social, anche per WeChat l’importante è aprire un account ufficiale verificato. Questo permette all’utente di capire che si sta relazionando con la “fonte ufficiale” dell’azienda, un dettaglio di non poco conto, considerato che il mercato cinese è invaso da prodotti fake o distributori locali che a volte operano senza un controllo diretto delle aziende stesse.

Mini-program associati all’account aziendale

Si tratta di vere e proprie applicazioni che possono essere sviluppate all’interno dell’ecosistema di WeChat. Il vantaggio per gli utenti è che per usufruirne non sono obbligate a uscire dall’App e non occupano ulteriore spazio nella memoria del telefono.

Grazie ai Mini-program le aziende possono sviluppare un e-commerce per vendere direttamente ai propri follower. Creare un game (molto apprezzati dai cinesi) per creare engagement e fare lead generation, magari in occasione di eventi speciali e fiere. Oppure realizzare un sistema di coupon. In tutti i casi, il comune denominatore è che grazie ai Mini-program le aziende possono acquisire importanti dati sui propri follower e potenziali clienti.

L’estrema duttilità dei Mini-program fa sì che possano essere utilizzati anche in ambito B2B, magari per creare un sistema gestionale. Le opportunità sono quasi infinite, quanto le diverse esigenze che possono avere le aziende.

WeChat è sicuramente uno strumento fondamentale per le attività marketing, ma non è l’unico. Investire sulla sola piattaforma sviluppata da Tencent sarebbe tanto riduttivo quando sbagliato.

I consumatori cinesi hanno una customer journey più articolata di quella dei consumatori occidentali. Abituati a confrontarsi con una miriade di proposte e offerte, sono soliti verificare da più fonti e social network le informazioni a cui sono interessati.

Un’attenta strategia marketing, una volta individuato il posizionamento dovrebbe prevedere la presenza del proprio brand anche su altre piattaforme, in accordo al proprio target di riferimento e strategia di comunicazione.

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