Ci si chiede spesso, in maniera un po' troppo ingenua, perché pagare laddove si possono sparare gratis contenuti a raffica, dimenticandosi che l’era del contenuto free, da qualche anno è praticamente finita; l’algoritmo di Google continua a premiare la pertinenza ma, fateci caso, ai primi posti di qualsiasi ricerca commerciale, ci sono quasi sempre risultati a pagamento, contrassegnati da dicitura Ad (testuale ) o si apre la finestra con foto e prezzi di Google Shopping.
7 mar 2022
Alessandro Trossero